Le associazioni venatorie hanno chiesto ad Attilio Fontana un confronto costante su ogni futura decisione che riguardi la caccia in Lombardia.
Si sa che sarà difficile emendare quanto già stabilito, ma da ora in poi ogni decisione sulla caccia in Lombardia dovrà passare da una programmazione accurata e da un confronto costante con le associazioni venatorie; è quello che hanno detto Lorenzo Bertacchi, Giancarlo Bosio, Massimo Zanardelli e Carlo Bravo ad Attilio Fontana, presidente della Regione.
Ricevuti al Pirellone, i quattro hanno segnalato che negli ultimi mesi la mancanza di confronto col mondo venatorio e «la sistematica sottovalutazione delle sue proposte» hanno portato gli uffici regionali ad adottare atti inaccettabili e politicamente dannosi. Nelle prossime settimane si dovrà discutere del calendario venatorio 2022/2023; del piano faunistico regionale; delle linee guida per la gestione dei galliformi alpini; infine del regolamento per detenzione e inanellamento dei richiami vivi. Le associazioni venatorie si attendono «segnali concreti» da parte degli uffici regionali e confidano che l’interessamento di Fontana «potrà finalmente portare a una svolta».
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