La giunta Acquaroli ha approvato la delibera sulla caccia in deroga nelle Marche nella stagione 2021/2022.
Nel 2021/2022 la caccia in deroga nelle Marche riguarderà storno, piccione di città e tortora dal collare. Lo ha stabilito la giunta Acquaroli con un’apposita delibera. Per partecipare alle operazioni i cacciatori dovranno presentare richiesta al Comune di residenza.
La Regione ha fissato a 80.000 la quota di storni da prelevare e rispettivamente a 15 e 100 il carniere giornaliero e stagionale. Si potrà cacciare lo storno entro 100 metri da vigneti, oliveti, frutteti e nuclei vegetazionali sparsi nei Comuni che in almeno uno degli ultimi 5 anni abbiano subito danni alle coltivazioni per almeno 100 euro. La caccia sarà autorizzata nelle giornate di preapertura (non però nelle Aree Natura 2000) e tre giorni a settimana dall’apertura a fine novembre. È consigliato l’uso delle munizioni atossiche, vietato l’impiego dei richiami vivi (consentito però se tassidermizzati o in plastica).
Oltre che nelle giornate di preapertura (medesimo divieto per le Aree Natura 2000), la caccia alla tortora e al piccione domestico sarà consentita fino a fine gennaio entro 100 metri dai terreni in cui si coltivano cereali e colture proteo-oleaginose e in presenza di metodi dissuasivi a loro protezione. La deroga esclude però la provincia di Ascoli e in parte Fermo (cacciabile solo il piccione). È previsto l’abbattimento di 20.000 piccioni (carniere giornaliero 20, carniere stagionale 200) e 18.000 tortore dal collare (carniere giornaliero 5, carniere stagionale 50).
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