L’ex assessore all’Agricoltura Dino Pepe chiede al proprio successore Emanuele Imprudente come intenda agire per sbloccare l’apertura della caccia in Abruzzo.
A dieci giorni dall’apertura ancora non si sa se si potrà andare a caccia in Abruzzo. Dino Pepe, già assessore nella giunta di centrosinistra e adesso vicecapogruppo del Pd in consiglio, chiede al suo successore Emanuele Imprudente come intenda uscire dall’impasse. È vero che la giunta sta lavorando a un nuovo calendario venatorio che superi l’ordinanza del Tar, anche se è già arrivata la diffida delle associazioni ambientaliste?
Pepe identifica in due mancanze, aver disatteso il parere Ispra e non aver completato la valutazione di incidenza ambientale, le cause della sospensione della caccia in Abruzzo. Una sola è la via maestra per sbloccare la situazione: calendarizzare la discussione del piano faunistico-venatorio adottato nel novembre 2018 dalla giunta precedente. È qui che si trovano «le risposte al mondo venatorio, ambientalista e agricolo abruzzese». In aggiunta, Pepe chiede a Imprudente di far sapere quali siano le politiche e gli atti intrapresi «per un efficiente contrasto alla proliferazione della fauna».