Daniele Salvagno e Alessandro Salvelli, presidenti veronesi di Coldiretti e Federcaccia, hanno siglato un accordo che vuol rendere sostenibile il rapporto tra ambiente, caccia e agricoltura.
Verona come modello: visto che caccia e agricoltura devono collaborare, è bene che lo facciano ai massimi livelli. Si impara dunque dalla provincia: Federcaccia e Coldiretti hanno siglato un accordo che le impegna a collaborare per la gestione delle risorse naturali, la vigilanza del territorio, la tutela del paesaggio e del suolo, il monitoraggio della fauna, la prevenzione di bracconaggio e incendi, la salvaguardia della biodiversità.
Il protocollo ha un obiettivo esplicito, rendere realmente sostenibile la relazione tra ambiente e attività umane. «La fauna selvatica» commenta Daniele Salvagno (Coldiretti Verona) «causa danni consistenti in pianura come in montagna, dove il rischio principale è rappresentato dal ruscellamento e dallo smottamento dei pascoli scoscesi». Tenere il numero dei selvatici in equilibrio è dunque fondamentale per la salvaguardia del territorio. Il protocollo prevede anche che siano organizzate in comune iniziative divulgative, culturali e legislative. Nel Veronese ci sono circa 3.000 federcacciatori sui 6.800 cacciatori totali.
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