Le associazioni venatorie e il Cncn chiedono alla politica di autorizzare la caccia di selezione durante la fase due dell’emergenza sanitaria.
Bisogna tornare a gestire la fauna per tutelare l’agricoltura e il territorio e regolare gli equilibri ambientali: la cabina di regia del mondo venatorio chiede pubblicamente che sia consentita la caccia di selezione durante la fase due dell’emergenza sanitaria.
Non può bastare il controllo faunistico. L’attività gestionale si dispiega a fondo anche nella caccia che, ove effettuata in forma singola, non comporta rischi sanitari di sorta. E se si fa ripartire la caccia si riavvia anche l’indotto, il cui giro d’affari sfiora gli 8 miliardi di euro e occupa quasi 90.000 addetti. L’auspicio è che in tanti emulino l’Emilia Romagna che a inizio settimana ha fatto ripartire la caccia di selezione al cinghiale.
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