Michela Vittoria Brambilla ha presentato un disegno di legge per vietare la caccia con l’arco.
Come quella sul divieto d’importare i trofei di caccia delle specie protette è improbabile che in questa legislatura diventi legge, ma anche di questa è opportuno seguire l’iter per evitare sorprese improvvise: negli scorsi giorni Michela Vittoria Brambilla, deputata animalista iscritta al gruppo parlamentare Noi con l’Italia (della maggioranza, dunque), ha infatti presentato una proposta che intende vietare la caccia con l’arco, escludendolo dall’elenco dei mezzi consentiti.
In attesa di conoscere il testo, per capire l’orientamento del ddl 1541 sono infatti sufficienti il titolo (“Divieto d’esercizio dell’attività venatoria mediante l’uso dell’arco”) e gli articoli della legge 157/92 su cui si vuole intervenire: 12, 13 e 22 sono infatti quelli in cui si cita l’arco inteso come arma; una rapida ricerca per parola chiave fornisce infatti altre due occorrenze, nelle quali però «arco» è utilizzato all’interno dell’espressione «arco temporale massimo» (articolo 18), quello che impone di recuperare la preapertura anticipando la chiusura per un periodo equivalente.
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