Per la Face la caccia alla tortora è compatibile con il piano europeo di gestione adattiva.
Pur con contingenti ridotti (il 4% per la rotta occidentale, quella che oltre a Francia, Spagna e Portogallo comprende Liguria e Piemonte, e il 50% dei carnieri pre-2021 per la rotta centro-orientale), nella stagione 2022/2023 i numeri consentirebbero di aprire la caccia alla tortora in Europa; lo sostiene la Face contestualmente alla diffusione del suo ultimo report sulla gestione e il prelievo adattivo della specie.
Nella rotta centro-orientale la popolazione è in calo dal 2013; pertanto, nonostante che gli obiettivi 2021 siano stati raggiunti, la Commissione europea ha raccomandato una moratoria della caccia. Ma per la Face è un errore di prospettiva: è necessario ancora del tempo per apprezzare i risultati della gestione adattiva e accorgersi che la tendenza s’è invertita. Più che a chiudere la caccia, chiude Face, per fermare il declino della tortora bisogna dare priorità al ripristino degli habitat.
La situazione italiana è nota: nonostante le indicazioni opposte della Commissione europea, il governo ha fatto sapere che visto che il piano di gestione nazionale è operativo non s’opporrà all’introduzione della specie nei calendari venatori 2022/2023. In Liguria, una delle due regioni ad averlo già definitivamente approvato, la giunta ha però deciso diversamente.
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