Il governo Conte ha impugnato il collegato all’ultima legge di stabilità della Liguria: sotto accusa l’articolo che istituzionalizza le due giornate aggiuntive di caccia alla migratoria.
Stavolta di mezzo c’è la caccia alla migratoria. E ancora una volta una legge regionale della Liguria finisce davanti alla Consulta. Su proposta del ministro degli Affari regionali Erika Stefani (Lega), il governo Conte ha infatti impugnato la legge 29/2018. Si tratta del collegato all’ultima legge di stabilità che, all’articolo 36, modifica la 29/1994, norma di riferimento per la caccia in regione. Dallo scorso dicembre, la Liguria prevede che tra il 1° ottobre e il 30 novembre le giornate settimanali di caccia alla migratoria salgano in automatico da tre a cinque – salvo intervento correttivo della giunta dopo parere Ispra.
Ma, a quanto si apprende, il governo ritiene che non si possa intervenire sul tema con una legge apposita. Le giornate di caccia alla migratoria possono essere incrementate solo agendo sul calendario venatorio, per definizione relativo a una sola annata. Non con una legge che di fatto rende definitiva quella che nasce come eccezione.