Approvato il piano di prelievo sperimentale: la giunta regionale autorizza la caccia alla lepre italica in Sicilia.
Salvo nella parte che riguarda il coniglio selvatico, il calendario venatorio della Sicilia s’arricchisce d’un nuovo paragrafo: lunedì prossimo, il 23 ottobre, aprirà la caccia alla lepre italica, che sarà consentita fino al 30 novembre; la chiusura però potrà essere anticipata al raggiungimento del limite massimo d’abbattimenti, fissato a 167.
Potranno esercitarla soltanto i cacciatori abilitati che, obbligati a raccogliere i campioni biologici, avranno a disposizione un carniere stagionale differenziato (identico però quello giornaliero, massimo un abbattimento) a seconda del territorio di competenza: un abbattimento negli Atc Agrigento 2 e Trapani 1; due nell’Atc Catania 2; tre negli Atc Caltanissetta 2 e Siracusa 2; quattro nell’Atc Catania 1.
Le critiche dell’Arcicaccia
L’Arcicaccia però contesta l’impianto. Per il suo presidente regionale Leopoldo Vernagallo già dalla prossima stagione bisogna agire in analogia col coniglio selvatico, ossia mettere insieme i dati sugli abbattimenti degli anni precedenti e i risultati d’un monitoraggio su larga scala e consentire il prelievo a tutti i cacciatori; altrimenti si rischia che la riapertura della caccia alla lepre italica sia soltanto «una gentile concessione a favore dei soliti noti».
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