Niente cerca e braccata, solo appostamento e girata in Lessinia e sul Monte Baldo: la giunta ha prorogato il regime che disciplina la caccia al cinghiale in Veneto.
Anche nel 2021/2022 la caccia al cinghiale in Veneto proseguirà secondo i criteri seguiti finora: ok cioè al prelievo da appostamento o in girata nelle Unità di gestione Lessinia e Monte Baldo. Lo ha stabilito la giunta dopo aver ricevuto il parere favorevole dell’Ispra. Quasi tutto il territorio coinvolto ricade in Zona Alpi, tranne che una fascia collinare della Lessinia che fa parte degli Atc Garda e dei Colli. Il piano fissa al 40% la quota di cinghiali prelevabili. La scorsa stagione nelle due zone sono stati abbattuti rispettivamente 178 (100 maschi, 78 femmine) e 182 cinghiali (110 maschi, 72 femmine). Nel resto del territorio si va avanti con le operazioni di controllo, ovviamente autorizzate anche in Lessinia e sul Monte Baldo.
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