La giunta Giani ha approvato il piano per la caccia al cinghiale in Toscana nelle aree non vocate.
Nei dodici mesi che cominciano oggi la caccia al cinghiale in Toscana nelle aree non vocate dovrà portare ad almeno 24.112 abbattimenti; lo ha stabilito la giunta regionale approvando la delibera 589 proposta dall’assessorato all’Agricoltura.
Si tratta d’un piano minimo di prelievo, a scalare finché non sarà completo all’80%.; gli Atc e i distretti dovranno comunque rispettare rigorosamente le proporzioni per classi di sesso e d’età.
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, la caccia in braccata e in girata sarà consentita in un trimestre compreso tra il 1° ottobre 2023 e il 31 gennaio 2024, ancora da definire; già stabilito invece l’arco temporale per la caccia in forma singola, aperta dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.
La caccia di selezione sarà praticata per tutto l’anno, cinque giorni la settimana anche in presenza di neve, da un’ora prima dell’alba a un’ora dopo il tramonto; nel periodo compreso tra l’apertura generale della caccia e la fine di gennaio l’abbattimento in selezione dovrà essere annotato anche sul tesserino venatorio. Ad Atc e riserve la Regione richiede una rendicontazione mensile degli abbattimenti.
Le quote per provincia
- Arezzo: 2.888
- Firenze: 5.909
- Grosseto: 4.525
- Livorno: 1.178
- Lucca: 488
- Massa: 702
- Pisa: 1.666
- Pistoia: 464
- Siena: 6.292
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