Il commissario europeo all’Ambiente risponde al Movimento 5 stelle sulla caccia a moriglione e pavoncella in Italia.
Nel prossimo autunno, durante la riunione del comitato Nadeg, la Commissione europea analizzerà le scelte dell’Italia sulla caccia a moriglione e pavoncella. Lo rende noto il commissario europeo all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevičius, interrogato dall’eurodeputata Eleonora Evi (Movimento 5 stelle).
Sinkevičius ribadisce inoltre che la responsabilità di attuare il diritto comunitario ricade sulle autorità nazionali, “tenute a impedire l’adozione o l’attuazione di misure [anche regionali] incompatibili”. Ma la Commissione, “in quanto custode dei trattati, non esiterà, se del caso, a prendere le misure necessarie per garantire” che l’Italia rispetti la Direttiva uccelli. La questione cade proprio qui: le indicazioni su moriglione e pavoncella sono vincolanti al pari di una direttiva? Secondo il Tar delle Marche no. È una delle due questioni sollevate dalla Evi nella sua interrogazione: i fatti “determinano una violazione di carattere sistemico della Direttiva uccelli?”. L’altra, sull’eventuale intervento delle istituzioni europee, è quella cui Sinkevičius risponde direttamente.
I parlamentari italiani avevano già chiamato in causa il commissario europeo all’Ambiente su gestione dei grandi carnivori e munizioni in piombo.
La curiosità
Nella risposta tradotta in italiano Virginijus Sinkevičius viene erroneamente chiamato Mario. È un refuso curioso che molto probabilmente deriva da un fraintendimento dell’originale inglese, in cui al cognome del commissario è anteposto il titolo Mr, mister.
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