Bruzzone chiede d’inserire l’oca selvatica tra le specie cacciabili

Bruzzone chiede d’inserire l’oca selvatica tra le specie cacciabili
© Anton Mizik / shutterstock

Francesco Bruzzone (Lega) chiede al governo di valutare l’inserimento dell’oca selvatica nell’elenco delle specie cacciabili.

C’è movimento alla Camera; chiuso, almeno per il momento, il capitolo sulla redazione dei calendari venatori, l’attenzione si sposta altrove: l’innesco della prossima possibile modifica della legge 157/92 è l’interrogazione con cui il leghista Francesco Bruzzone (è la 5-03502; con lui la firma Dimitri Coin) chiede al ministero dell’Agricoltura di promuovere l’inserimento dell’oca selvatica (Anser anser) nell’elenco delle specie cacciabili.

Bruzzone segnala che negli ultimi anni la popolazione europea è aumentata sensibilmente (tra 797.000 e 975.000 gli individui maturi, tra 1.190.000 e 1.470.000 quelli svernanti; dati alti anche se si guardano solo le 27 nazioni dell’Unione europea, rispettivamente 448.000-652.000 e 1.160.000-1.350.000), e abita un areale esteso (31.200.000 chilometri quadrati).

Anche in Italia si registra un andamento analogo: negli ultimi vent’anni la sola provincia di Venezia ha visto il numero di oche selvatiche passare da 560 a 15.473 (censimento 2024).

Se ci s’aggiungono la classe di rischio classificata come least concern, ossia minor preoccupazione, l’assenza di divieti nella direttiva Uccelli e l’impatto crescente sull’agricoltura, in particolare sui cereali della Bassa padana, si capisce la ragione dell’appello al governo.

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