Più profonda e dettagliata, la nuova incisione con laser a cinque assi rende ancora più curata la doppietta Beretta 486 Parallelo, disponibile nei calibri 12 e 20. Le linee sono quelle classiche, la bascula è round-body; le canne saldate Triblock rendono il fucile più filante.
Sin dalla presentazione dell’iconica hammerless 409 negli anni Trenta, ma ancora prima con i modelli a cani esterni come la Vittoria, nel catalogo Beretta (avete saputo che ha rinnovato l’operazione cahsback anche nel 2024?) non è mai mancato il fucile da caccia a canne giustapposte o parallele: l’ultima evoluzione della sua doppietta è rappresentata dal 486 Parallelo, sottoposto a un ulteriore aggiornamento che lo ha reso ancora più curato ed elegante.
Il Beretta 486 Parallelo ha mantenuto forte il legame con la tradizione, riconfermando la costruzione con batterie tipo Anson & Deeley che ha sempre caratterizzato le doppiette Beretta; le soluzioni tecniche all’avanguardia non snaturano le forme del fucile, che restano quelle classiche tanto care ai cacciatori più romantici. Il Beretta 486 Parallelo è disponibile in calibro 12 e calibro 20, quest’ultima declinata anche in versione El, con cartelle lunghe. Ho provato la variante con mezze cartelle, in calibro 12, sulle pedane del percorso di caccia.
Laser a cinque assi
La principale innovazione riguarda la tecnica di incisione, che ora sfrutta uno speciale laser a cinque assi. Si tratta del medesimo sistema utilizzato per tracciare l’incisione del prestigioso 486 by Marc Newson, disegnata dal celebre designer australiano e ispirata alla tradizione dell’estremo oriente: consente di incidere efficacemente anche le superfici curve, migliorando la profondità e la resa dell’ornato.
Di gusto tipicamente rinascimentale, l’incisione a volute floreali ricopre tutta la bascula, realizzata in acciaio e forgiata da massello; le superfici sono finite per cromatura. Il profilo della bascula è di tipo round-body, con spigoli arrotondati; i seni di bascula sono ben dimensionati e incisi.
Sul petto di bascula l’ornato è interrotto solamente da un festone, ben armonizzato nella composizione; ci sono riportate le tre cifre che identificano il modello, come da tradizione Beretta. La guardia è allungata, cromata e finemente incisa, con due viti a taglio che la vincolano al petto di bascula e alla pistola. L’incisione impreziosisce anche la coda di bascula e la parte superiore della chiave di apertura, mentre la palmetta è zigrinata sul lato sinistro per facilitare la presa con il pollice della mano forte.
Le batterie sono del tipo Anson & Deeley, fisse e interamente contenute nella coda di bascula. I cani sono armati da una coppia di tradizionali molle a lamina; Beretta ha previsto un sistema di sicurezza automatico integrato nello scatto, che impedisce lo sparo se il fucile è puntato verso l’alto o verso il basso oltre i 90 gradi e qualora l’arma subisca un urto o una caduta.
Canne Triblock per il Beretta 486 Parallelo
È ovviamente presente anche la sicura manuale, come di consueto collocata sulla coda di bascula. Il cursore a due posizioni è zigrinato e ospita il selettore della prima canna, godronato a linee parallele. Quando il cursore è spostato verso sinistra ed è visibile un solo pallino, la prima canna a sparare è la sinistra, viceversa quando il cursore è spostato verso destra.
Lo scatto è dotato di monogrillo in acciaio cromato, così come il ponticello inciso nella parte inferiore; come optional è possibile richiedere la sicura automatica, che si inserisce al momento dell’apertura della doppietta. La chiusura del nuovo Beretta 486 Parallelo è garantita da una delle più classiche soluzioni della scuola inglese, la cosiddetta duplice Purdey, costituita da due tasselli al centro del fondo di bascula che si inseriscono nei ramponi saldati sotto le canne.
Per l’accoppiamento delle canne del 486 Parallelo Beretta ha riconfermato la particolare tecnologia brevettata Triblock, una soluzione che consente di ottenere un risultato estetico molto vicino a quello di un raffinato demi-bloc, ma con un processo più semplice e razionale, integrabile in una logica di produzione industriale di tipo moderno.
Saldate, in acciaio trilegato
Realizzate in un solo pezzo dalla culatta alla volata, le due canne sono saldate su un unico blocco di acciaio che integra sia i piani sia la ramponatura, con una speciale tecnica di saldatura a laser. Gli elementi utilizzati sono quindi tre (da cui il nome della tecnologia); ma osservando il fucile non sono visibili gli anelli di saldatura tipici della tecnica monobloc, che rovinerebbero le linee filanti della doppietta.
Le canne sono del tipo Steelium, ottenute da barre di acciaio trilegato al NiCrMo (nichel-cromo-molibdeno) per foratura profonda, successiva rotomartellatura a freddo e speciale processo di distensione sottovuoto che consente al materiale di recuperare le sue naturali doti di elasticità.
Cinque strozzatori intercambiabili
Il profilo delle canne è del tipo Optima-bore Hp, studiato per garantire le massime performance con un vasto range di cartucce, consentito anche dalla cameratura magnum di 76 millimetri. Le canne sono dotate di doppio cono di raccordo, lungo circa 80 millimetri, che determina un restringimento del diametro interno più graduale, riducendo la deformazione dei pallini periferici.
Immancabile la prova steel-shot, che permette di utilizzare munizioni caricate con pallini in acciaio o altri materiali atossici alternativi al piombo.
Il Beretta 486 Parallelo è fornito di serie di un set di cinque strozzatori intercambiabili Optima choke Hp, più lunghi e caratterizzati da una conicità più graduale, che determina rosate più omogenee e regolari migliorando la densità e la distribuzione dei pallini. Gli strozzatori inclusi nella valigetta sono ***** cilindrico, **** Improved cylinder, *** Modified, ** Improved modified e * Full, ma si può optare anche per strozzature fisse ***/* oppure ****/***. L’anima delle canne è cromata, le superfici esterne brunite lucide.
Il Beretta 486 Parallelo in prova era dotato di canne lunghe 710 millimetri, ma il fucile è disponibile anche con canne di 660 oppure 760 millimetri. Sulla mia bilancia digitale le canne della doppietta in prova hanno fatto segnare un peso di 1.330 grammi. La bindella è piana, conica 10×5,5 millimetri, rabescata antiriflesso nella parte superiore e corredata di un classico mirino a perla in metallo.
Beretta 486 Parallelo: estrazione ecologica
Un’altra peculiarità del Beretta 486 Parallelo è rappresentata dal particolare sistema di estrazione dei bossoli, che consente al cacciatore di scegliere autonomamente tra estrazione manuale o automatica. Il meccanismo è integrato nella croce che, realizzata in acciaio e incisa in continuità con la bascula, rende l’arma più filante. La croce è dotata di una vite che consente di regolare il tiraggio, per ripristinare le condizioni originarie dell’arma in caso di usura; il sistema di sgancio è costituito da un pulsante a pompa posizionato sul puntale.
Per la calciatura di un’arma raffinata come la doppietta, Beretta non poteva che optare per un legno di noce selezionato, in questo caso di grado 2,5 e finito a olio. Il legno è altamente selezionato in termini di colore, densità e venatura, in modo da impreziosire l’estetica complessiva dell’arma, scegliendo legni di tinta uniforme per calcio e astina.
Il Beretta 486 Parallelo oggetto della prova era dotato di calcio a pistola, con length of pull di 365 millimetri. La deviazione è standard destra, mentre la piega è di 37 millimetri al nasello e 59 millimetri al tallone.
Il calciolo è realizzato in legno, tirato a filo, fissato per mezzo di due viti a croce e zigrinato nella parte posteriore per garantire un grip ottimale sulla spalla. La distanza tra la pala del grilletto e la punta della coccia è di 100 millimetri, mentre le zigrinature sui punti di presa sono a passo fine, realizzate a mano. L’asta è a coda di castoro, ma per i più tradizionalisti è disponibile anche una versione con asta sottile e calcio all’inglese.
Beretta 486 Parallelo: la gallery fotografica
Beretta 486 Parallelo: la prova su piattelli
Ho messo alla prova il Beretta 486 Parallelo sulle pedane del percorso di caccia del Tiro a volo San Fruttuoso di Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Estraendo il fucile dalla valigetta, non si può che prendere atto immediatamente della grande eleganza dell’arma. La doppietta è ben costruita, l’accoppiamento tra le parti in legno e quelle in acciaio è accurata e non ci sono tracce di lavorazione. La qualità del noce è elevata, con una bella venatura scura distribuita uniformemente su tutta la superficie del legno.
Per la prova ho scelto di utilizzare un’accoppiata di strozzatori classica: *** Modified per la prima canna e * Full per la seconda, in modo da ottenere rosate piuttosto concentrate che consentissero efficaci recuperi anche di seconda canna.
Con canne di 710 millimetri il fucile pesa poco meno di 3.300 grammi, un peso che offre all’arma grande stabilità e un movimento fluido e morbido. Il brandeggio è efficace e non occorre particolare sforzo per portare il mirino esattamente dove si desidera. La pistola è ben dimensionata e correttamente angolata, consentendo un’impugnatura efficace con la mano destra, che si traduce in un eccellente controllo sull’arma. Il calciolo in legno scorre bene e non si impiglia, facilitando il tiro d’imbracciata.
Una soluzione elegante ed eccellente
Personalmente non risento particolarmente del contatto diretto del legno sulla spalla, ma comunque è sempre possibile sostituire il calciolo in dotazione con uno in gomma, certamente meno elegante. In ogni caso, nonostante la cameratura magnum, un’arma di questo tipo in genere non è destinata a sparare grammature particolarmente elevate; con alcune cartucce, penso a quelle in acciaio, le pressioni possono comunque risultare importanti. In ogni caso, ho sparato molte cartucce da tiro a volo con 24 e 28 grammi di piombo, oltre ad alcune cartucce da caccia con 34 e 36 grammi, senza risentirne in modo particolare.
Per completare la prova, eseguo le consuete prove di rosata utilizzando gli stessi strozzatori usati in pedana e sparando cartucce Baschieri & Pellagri Mygra Beccaccia con 34 grammi di piombo dell’8,5 e borra in fibra. Con strozzatore ***, a una distanza di 25 metri, i pallini a segno in un cerchio del diametro di 750 millimetri sono stati 456 (89% del totale contenuto nella cartuccia), mentre il centro di rosata del diametro di 350 millimetri era composto da 298 pallini (65% di quelli a segno). Con strozzatore *, invece, a una distanza di 35 metri, i pallini a segno nel cerchio grande sono stati 427 (84% del totale), mentre il centro di rosata era composto da 224 pallini (52% di quelli a bersaglio).
In definitiva, il 486 Parallelo è una soluzione eccellente per il cacciatore alla ricerca di una doppietta elegante e ben costruita, che offra un’estetica curata e tradizionale abbinata a soluzioni tecniche tutt’altro che banali. Le canne saldate Triblock rappresentano un efficace compromesso, regalando linee filanti senza pesare eccessivamente sul portafogli. Il prezzo, 5.405 euro, non è certo da entry-level, ma non si avvicina nemmeno a quello di una doppietta fine, magari con canne saldate a demi-bloc.
Beretta 486 Parallelo: la scheda tecnica
- Produttore: Fabbrica d’armi Pietro Beretta, via Pietro Beretta 18, 25063, Gardone Valtrompia (Bs); tel. 030 83411
- Modello: 486 Parallelo
- Tipo: fucile basculante a due canne giustapposte
- Calibro: 12/76
- Canne: 710 mm (anche 660 e 760), peso 1.330 grammi, cromate internamente, con geometrie Steelium e strozzatori Optima bore Hp (*****, ****, ***, **, *)
- Chiusura: duplice Purdey
- Estrattori: dispositivo che consente di scegliere tra automatico e manuale
- Scatto: monogrillo selettivo
- Dispositivi di mira: bindella piana 10×5,5 mm, zigrinata superiormente; mirino a perla in metallo
- Calcio e asta: calciatura in legno di noce selezionato di grado 2,5; asta castoro e calcio a pistola (anche inglese); calciolo in legno; croce con sistema di recupero del tiraggio
- Peso rilevato: 3.297 grammi
- Materiali: bascula e canne in acciaio ad alta resistenza; legni in noce selezionato di classe 2,5
- Finiture: bascula e minuterie metalliche in acciaio incise a laser e cromate, canne brunite lucide, legni finiti a olio
- Prezzo: 5.405 euro
Beretta 486 Parallelo: la prova in placca
- Cartucce impiegate: B&P Mygra beccaccia 34 grammi piombo 8,5
- Totale pallini per cartuccia: 510
- Distanza di tiro: 25 m / 30 m
- Lunghezza canna: 710 mm
- Strozzature: ***/*
- Percentuale di pallini nel cerchio di 750 mm: 89% (456 pallini) con strozzatore *** a 25 metri, 84% (427 pallini) con strozzatore * a 30 metri
- Percentuale di pallini nel cerchio esterno: 35% (158 pallini) con strozzatore *** a 25 metri, 48% (203 pallini) con strozzatore * a 30 metri
- Percentuale di pallini nel cerchio di 350 mm: 65% (298 pallini) con strozzatore *** a 25 metri, 52% (224 pallini) con strozzatore * a 30 metri
- Distribuzione: rosate mediamente concentrate e guarnite in tutti i settori
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