Benelli Advanced Impact: il test a caccia e al tiro a volo

Benelli Advanced Impact test a caccia e al tiro a volo
© Stefano Franceschetti / Caccia Magazine

Un drive alle anatre in stile inglese e poi una mattinata al tiro a volo consentono di provare le nuove canne Advanced Impact che equipaggiano due fucili semiautomatici e un sovrapposto della gamma Benelli, tutti in calibro 12. Foratura in asta di 19,7 millimetri, coni di raccordo lunghi e strozzatori dedicati (tutti steel-shot!) garantiscono maggiore velocità, maggiore portata e maggior penetrazione.

La nuova geometria interna delle canne promette di rivoluzionare la balistica dei fucili da caccia, migliorando le performance in termini di velocità, portata e penetrazione dei pallini, garantendo risultati superiori anche con cartucce in acciaio o altri materiali alternativi al piombo: si presentano così le nuove canne Advanced Impact, l’ultima novità di Benelli per quanto riguarda i fucili a canna liscia, caratterizzate da una particolare geometria basata su una formula brevettata.

Benelli ha studiato, e brevettato, la sua nuova tecnologia per i calibri 12, 20 e 28; tuttavia, almeno per il momento, le canne Advanced Impact sono disponibili soltanto per il calibro maggiore, montate su tre differenti fucili della gamma. Tra i fucili scelti per montare le nuove canne AI, infatti, ci sono l’828 S AI, versione più curata e lussuosa del sovrapposto di Casa Benelli e il Raffaello AI Best Limited edition, con carcassa nichelata e finemente incisa. C’è poi un terzo fucile destinato a essere equipaggiato con canna Advanced Impact, vale a dire il nuovo Raffaello Be Diamond AI che, disponibile nel corso del dal 2024, affiancherà il Be Diamond standard, con un prezzo più elevato di qualche centinaio di euro.

Foratura più larga

Per comprendere la portata dell’innovazione proposta dalle canne Benelli Advanced Impact è sufficiente soffermarsi su un dato fondamentale, il diametro della foratura in asta, che si attesta alla misura record di 19,7 millimetri. Avete capito bene: circa un millimetro più larga rispetto a quella che finora è stata considerata come una foratura sovralesata. Un risultato di questo genere non poteva certo essere raggiunto procedendo per tentativi, ma sono stati necessari incredibili sforzi da parte del reparto ricerca e sviluppo e del laboratorio esperienze di Benelli per riuscire a trovare la formula perfetta. In fondo, se non fosse per un risultato ottenuto da un complesso modello matematico che poche aziende avrebbero potuto formulare, a chi sarebbe mai venuto in mente di forare una canna calibro 12 a 19,7 millimetri?

Saggezza popolare e tradizione ci hanno sempre insegnato che una foratura più larga serve a ridurre la percezione del rinculo e migliora la distribuzione della rosata, ma determinerebbe anche un calo di pressione che influirebbe negativamente su penetrazione e distanza utile di tiro. Io stesso davanti a una foratura a 19,7 millimetri sono stato inizialmente scettico; ma di fronte ai risultati dei test in laboratorio e dopo avere provato le canne Advanced Impact sul campo non ho potuto far altro che abbandonare le mie convinzioni. Oltre ai test alla placca e al Tiro a volo ho infatti avuto la possibilità di provare le nuove canne Advanced Impact anche sul terreno di caccia, in occasione di un drive alle anatre nella prestigiosa azienda faunistico-venatoria Il Mortone, a pochi chilometri da Milano.

Benelli Advanced Impact: il test alle anatre in battuta

Se velocità, portata e penetrazione sono dati che possono essere misurati e confrontati anche in laboratorio, per valutare l’efficacia sul selvatico delle nuove canne Advanced Impact non c’è metodo migliore di un test sul terreno di caccia. La caccia agli acquatici è sicuramente utile allo scopo, visto che le anatre sono selvatici di mole importante e piuttosto coriacei; per quanto lontana dalle abitudini venatorie italiane, la formula del drive consente di sparare molte cartucce e di confrontarsi con selvatici ad altezze e velocità differenti. Molti selvatici e molte occasioni di tiro consentono di mettere alla prova le nuove canne AI, valutandone in modo significativo le performance sul campo; se ci si affidasse ad altre forme di caccia, ciò probabilmente richiederebbe un’intera stagione di prove.

L’azienda faunistica venatoria Il Mortone è un piccolo angolo di paradiso per i cacciatori. A venti minuti di auto dal centro di Milano, varcati i cancelli della riserva ci si ritrova catapultati nella natura incontaminata, lontani dal traffico e dalla confusione della metropoli. Per accorgersi dell’incredibile densità di selvatici presente nella riserva non serve nemmeno scendere dalla macchina: già percorrendo le strade sterrate che portano alla casa di caccia è possibile vedere decine di fagiani nei campi e nei boschi intorno a noi, mentre ogni fosso, lanca o stagno è popolato da numerosi gruppi di germani reali.

La nostra giornata di caccia prevede tre differenti drive in stile inglese, in tre zone diverse, i primi due utilizzando il Raffaello Be Diamond AI, il terzo con il sovrapposto 828 S AI. Considerato che la caccia si svolgerà in una zona umida ricca di specchi d’acqua, per l’occasione utilizziamo cartucce lead-less, in particolare le Rottweil Fe-load magnum, con 40 grammi di pallini in acciaio del 2 e del 4 stratificati.

Il primo drive

Per il primo drive io e Simone Bertini condividiamo la postazione e ci passiamo di mano il Be Diamond; siamo posizionati sul lato destro della linea che circonda un bosco di alberi ad alto fusto, dietro il quale si trova un laghetto. Non appena Ovidio, il padrone di casa, dà il segnale di inizio della battuta, i battitori cominciano ad avanzare lentamente, facendo partire le prime anatre. I germani volano rapidamente oltre le cime degli alberi e poi passano sopra le nostre teste, a una buona altezza. All’inizio sono gruppetti di due o tre per volta, quindi ho la possibilità di prendere un po’ confidenza con il fucile e con l’anticipo necessario.

Imbraccio il Raffaello, inquadro la prima anatra, seguo la sua traiettoria, la supero e, senza rallentare il movimento, sparo non appena il mirino si trova davanti al becco. L’anatra accusa, chiude le ali e precipita pochi metri alle mie spalle, fulminata. Non male come inizio. Più passano i minuti e più ci accorgiamo di essere al centro dell’azione. I gruppetti di due o tre anatre dell’inizio si trasformano presto in stormi di decine di germani, che passano incessantemente sopra le nostre teste.

Nessun ferimento

Sparo tante volte, aiutato da Simone che mi fa da loader, passandomi le cartucce che mi occorrono. Metto a segno numerosi colpi, diverse coppiole e, verso la fine, persino due tripletti consecutivi, dopo i quali mi ritengo più che soddisfatto e passo il fucile al mio compagno di posta. Gran parte delle anatre è già passata, ma Simone ha comunque la possibilità di sparare alle ritardatarie, che arrivano alla spicciolata.

Quando ormai sembra che il drive stia per finire, vediamo avvicinarsi un’anatra molto più alta delle altre, che stimiamo possa essere a una cinquantina di metri. Simone non ci pensa due volte, calcola l’anticipo e spara: l’anatra chiude le ali e precipita a pochi metri da noi. Un gran colpo, che nonostante la distanza impressionate e la cartuccia con pallini in acciaio ha spento l’animale immediatamente.

A fine drive constatiamo che tutte le anatre colpite giacciono atterra morte intorno a noi e che non ci sono feriti, a riprova dell’efficacia della combinazione tra le nuove canne Advanced Impact e le cartucce lead-less.

Il secondo e il terzo drive

Per il secondo drive lascio il semiautomatico a Simone, che nel primo ha avuto molte meno occasioni di tiro rispetto a me, mentre io riempio le tasche di cartucce per aiutarlo come loader. Siamo posizionati lungo un fosso e le anatre passano sulla nostra destra, seguendo il corso d’acqua, non particolarmente alte ma piuttosto veloci, mostrando il fianco. Simone, che ha già avuto modo di prendere confidenza con il fucile nel drive precedente, mette a segno tanti colpi, facendo precipitare un buon numero di anatre in acqua. A fine drive, il lavoro dei labrador e dei golden retriever, accompagnati dai rispettivi conduttori, è fondamentale per recuperare tutti i selvatici abbattuti e offre uno spettacolo davvero impressionante.

Per il terzo drive, con l’828 S AI tra le mani, siamo posizionati lungo un sentiero che taglia il bosco e di fronte a noi si apre una piccola radura. Io e Simone decidiamo di alternarci: venticinque cartucce a testa, sempre aiutandoci a vicenda nel ricaricare per essere più rapidi.

La gestione del rinculo

Abbiamo montato uno strozzatore * sulla canna superiore e *** su quella inferiore, posizionando il selettore in modo da sparare prima con la canna più strozzata e poi con l’altra. Le anatre arrivano dritte di fronte a noi, nascoste dalle fronde degli alberi più alti, risultando visibili solo quando stanno per passarci sopra la testa. Questo ci costringe a sparare diverse volte con il fucile perfettamente a 90 gradi rispetto al terreno, facendo cadere le anatre ai nostri piedi.

Con il sovrapposto il rinculo generato dalle cartucce magnum con 40 grammi di acciaio si sente un po’ di più, ma il sistema Progressive comfort integrato nel calcio in legno di noce aiuta a smorzare efficacemente l’urto alla spalla. Invece il nasello in tecnopolimero ammortizzante aumenta sensibilmente il comfort per la guancia del cacciatore, che non risente particolarmente del rilevamento del fucile.

Benelli Advanced Impact: la gallery fotografica

Il test delle Benelli Advanced Impact al tiro a volo

Oltre alla piacevole giornata di caccia agli acquatici, abbiamo la possibilità di mettere alla prova le canne Advanced Impact anche con un’intensa mattinata sulle pedane del compak sporting del Tiro a volo San Martino di Rio Salso di Tavullia (Pu), con un assortimento di cartucce che spaziano dalle 28 fino alle Fiocchi Magnum con 52 grammi di piombo.

Oltre agli esemplari con canna Advanced Impact abbiamo a disposizione anche due fucili gemelli, ma con canna standard Benelli, per apprezzare maggiormente il confronto. È chiaro che, sparando ai piattelli non è facile avere un’idea chiara delle differenti prestazioni delle canne in termini di lesività o di penetrazione. In entrambi i casi abbiamo ottenuto rotture eccellenti, con piattelli polverizzati. Con le Advanced Impact ho provato, in alcune occasioni, a lasciare allungare il piattello il più possibile, ottenendo ottime rotture con lo strozzatore *** Modified anche a distanze notevoli.

Ciò che più mi ha colpito è stata la differente sensazione al momento del tiro: con le Advanced Impact il suono è più ovattato, più rotondo e complessivamente meno metallico. In più, cambia anche la sensazione di rinculo: non tanto in termini di intensità, quanto per il movimento del fucile. Con le canne tradizionali il colpo appare più secco, mentre con le canne Advanced Impact sembra più progressivo e, a conti fatti, meno fastidioso quando si spara molto. La differenza è appena avvertibile con le 28 grammi, ma è sempre più evidente a mano a mano si aumenta la grammatura.

Benelli Advanced Impact: una prova al buio

Per accertarci che non fossero solamente suggestioni, abbiamo voluto eseguire anche una prova al buio: i colleghi alle mie spalle hanno caricato due fucili identici, uno con canna Advanced Impact e uno con canna tradizionale, e me li hanno passati uno dopo l’altro, senza che io potessi guardare prima di tirare al medesimo piattello. Anche dal peso, che per una canna Advanced Impact è superiore di circa 50 grammi a causa del maggior diametro, è totalmente impossibile riconoscere i fucili, a riprova che il leggero aumento non influisce sul comportamento dell’arma.

Abbiamo ripetuto il test con cartucce da 28, 32, 36, 40 e 52 grammi e in tutti e cinque i casi sono stato in grado di riconoscere il fucile con canna Advanced Impact senza esitazioni. Che Benelli abbia davvero trovato l’uovo di Colombo?

Sistema integrato canna-strozzatori

sistema canne e strozzatori benelli advanced impact
Il sistema Advanced Impact non è costituito solamente da una canna dalla particolare geometria, con foratura del diametro di 19,7 millimetri, ma anche dagli strozzatori dedicati • © Matteo Galuzzi / Caccia Magazine

Il sistema Advanced Impact è composto non soltanto dalla canna ma anche dagli strozzatori, che sono dedicati per la particolare geometria interna. Per forare la canna con un diametro maggiore di oltre un millimetro rispetto a quelle tradizionali non è possibile partire dalla medesima barra d’acciaio. Per garantire assoluta sicurezza è stato necessario mantenere i medesimi spessori, ragion per cui la canna è anche esternamente più larga rispetto a una canna normale. La differenza è minima ed è possibile accorgersene soltanto confrontando un fucile con canna Advanced Impact e uno con canna standard, ma è stato comunque necessario qualche aggiustamento per adattare le nuove canne ai fucili del catalogo Benelli, in particolare per quanto riguarda l’astina e, nel sovrapposto, per l’accoppiamento dei due tubi in volata.

La geometria della canna prevede un cono di raccordo maggiorato, la cui lunghezza è la medesima su tutte le lunghezze di canna disponibili; il tratto cilindrico che viene ridotto sulle canne più corte e aumentato su quelle più lunghe. Al cono di forzamento allungato segue l’anima forata a 19,7 millimetri, al termine della quale è presente una camera sovralesata che accompagna lo sciame all’interno dello strozzatore, che termina con un tratto cilindrico.

Conicità riviste

L’anima della canna è cromata; il processo di lavorazione prevede sempre una rotomartellatura a freddo. La camera di cartuccia è magnum, lunga 76 millimetri. Gli strozzatori non sono soltanto più larghi di quelli standard, ma sono anche più lunghi: ben 10 centimetri per quelli interni e 12 centimetri per quelli interni-esterni.

Completamente rivisto anche il grado delle conicità che non sono più quelle classiche, per offrire al cacciatore differenze più marcate tra i diversi livelli di strozzatura.

Velocità, distanza, profondità

strozzatori beneli ai
Gli strozzatori AI sono più larghi e più lunghi, 10 centimetri quelli interni e 12 quelli interni-esterni, con una particolare geometria interna e con un grado di conicità rivisto e perfezionato • © Matteo Galuzzi / Caccia Magazine

I punti di forza delle canne Advanced Impact sono principalmente tre, riassunti dal claim scelto dall’azienda: maggiore velocità, maggiore distanza, maggiore profondità. Per quanto riguarda la velocità, i test parlano di una media di circa 20 metri al secondo in più rispetto alle prestazioni di canne standard, con leggere variazioni in base alla cartuccia utilizzata. Oltre a ciò, grazie ai modelli matematici e alle immagini raccolte con le telecamere ad alta velocità, è stato possibile comprendere che con le canne Advanced Impact si ottiene una maggiore uniformità di velocità tra i pallini che compongono il centro della rosata e quelli periferici.

Da una velocità maggiore deriva un’energia cinetica maggiore, e quindi, una maggior lesività e una portata utile aumentata. In poche parole, a parità di distanza, sono più numerosi i pallini che hanno ancora l’energia necessaria per colpire efficacemente il bersaglio.

I test di penetrazione

Per quanto riguarda i test di penetrazione, i tecnici Benelli hanno eseguito prove a 35 metri di distanza, sparando con canne sia Advanced Impact sia tradizionali contro bersagli composti da pannelli in materiale a densità costante. A seguito del test, i tecnici hanno contato i pallini a segno sui due bersagli e alle varie profondità, per cercare di capire quanti dei pallini contenuti nelle cartucce utilizzate sarebbero stati in grado di raggiungere la parte vitale di un animale. Per comodità, sono stati conteggiati soltanto i pallini che componevano il centro di rosata, del diametro di 375 millimetri.

Dai test effettuati con la Winchester Super speed con 36 grammi di piombo 6, per esempio, è stato evidenziato che i pallini a segno nel diametro di 375 millimetri sono già più numerosi con la canna Advanced Impact rispetto a quella standard sul primo pannello: 93 pallini contro 55. Con la canna normale, in 300 millimetri di profondità è stato perso il 77% dei pallini, mentre con la canna Advanced Impact la perdita è stata soltanto del 34%.

Benelli Advanced Impact: uno sguardo verso il futuro

Il progetto Advanced impact è pensato anche per offrire una possibile soluzione per quello che è destinato a essere uno dei temi più caldi dei prossimi anni: quello dei materiali alternativi al piombo. Le canne Advanced Impact offrono infatti vantaggi innegabili nell’impiego di cartucce leadless, a partire dal fatto che tutti gli strozzatori Advanced Impact, compresi due stelle e una stella, possono essere impiegati anche con cartucce caricate con pallini in acciaio, tungsteno o rame.

Quando si spara l’acciaio è la velocità dei pallini e non tanto la grammatura della cartuccia a determinare l’abbattimento efficace del selvatico. Partendo da una velocità maggiore e da una maggiore uniformità all’interno dello sciame, quindi, sono già da subito evidenti i plus di una canna Advanced Impact impiegando pallini in acciaio.

Dai test eseguiti dai tecnici Benelli si evince che, utilizzando cartucce Baschieri & Pellagri F2 Legend steel con 28 grammi di pallini del 7, la canna Advanced Impact ha spuntato velocità superiori fino a 13 metri al secondo rispetto a una canna Benelli standard e a due canne concorrenti. Per quanto riguarda i test di penetrazione, con una canna normale a 140 millimetri di profondità va a segno solamente il 3% dei pallini che hanno colpito il bersaglio, mentre con la canna Advanced Impact la percentuale sale al 19%. Dati che, sul terreno di caccia, fanno la differenza tra un ferimento e un abbattimento.

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