Il nuovo numero della rivista trimestrale Beccacce che Passione è in edicola. 96 pagine dedicate alla cinofilia venatoria e a tutto ciò che è di interesse per chi pratica la caccia alla beccaccia.
Il numero 2 aprile-maggio-giugno 2024 di Beccacce che Passione non poteva che aprirsi con il saluto di tutta la redazione al professor Silvio Spanò, presidente onorario del Club della Beccaccia e figura storica di riferimento per lo studio e la gestione della specie nel nostro Paese, che ci ha lasciato lo scorso febbraio. A Silvio siamo molto riconoscenti per la strada che ci ha indicato, con coraggio, forza, personalità e sapienza, e per l’entusiasmo che è sempre riuscito a trasmetterci per alcune delle cose che più ha amato: la natura, gli animali selvatici che la abitano, i cani e la caccia.
Studi e ricerche sulla beccaccia
Silvio Spanò non ci ha mai fatto mancare il suo supporto ed è per questo che pubblichiamo su questo nuovo numero di Beccacce che Passione l’ultimo suo contributo, che ha inviato in redazione pochi giorni prima di lasciarci: la sintesi di uno studio condotto in Svizzera, che mette in discussione i dati finora conosciuti e riportati sulla sex ratio nella specie Scolopax rusticola. Ciò fa ulteriormente riflettere sulla necessità di terminare la stagione venatoria non oltre la metà di gennaio in tutta Europa, per la tutela della beccaccia e per garantire un futuro positivo alla sua caccia.
Sempre in materia di gestione della fauna, approfondisce il tema della fenologia della migrazione il tecnico faunistico Valerio Nicolucci, della commissione scientifica del Club della Beccaccia; conoscere che cosa si cela dietro un comportamento animale aiuta tutti noi a capire meglio anche le posizioni di chi studia le specie selvatiche per comprendere e conservare un patrimonio collettivo.
Non manca la voce di Gianfranco Guidali, cacciatore, pointerista e ricercatore indipendente, che analizza la capacità della beccaccia di annullare la propria emanazione, rendendo così impossibile al cane rintracciarla sul terreno. Si tratta di verità o leggenda? La questione è sempre aperta e appassiona da moltissimo tempo le discussioni tra i beccacciai.
Cinofilia venatoria e caccia alla beccaccia
Cinofilia sempre in primo piano anche su questo nuovo numero di Beccacce che Passione. Miguel Canaverde e Rossella Di Palma ci portano in Svezia a caccia di beccacce con il bracco italiano, mentre l’arguta penna di Lorenzo Trussardi, veterinario e cacciatore, divaga sull’importanza della genetica nella costruzione del cane da caccia. Il cane, qualsiasi cane, non è la semplice somma della genetica e dell’ambiente in cui nasce. È il prodotto della moltiplicazione di questi fattori. E un cane potenzialmente straordinario resta solo un cane finché qualcuno non lo porta a caccia. Con buona pace – afferma Trussardi – di chi crede solo alle stirpi elette o al grande potere dell’addestratore.
Nel cuore di Felice Modica ha invece un posto speciale il suo primo drahthaar, che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita venatoria, ma anche affettiva. E sempre sui nostri cani si concentra l’attenzione della dottoressa veterinaria Rossella Di Palma, che propone consigli e suggerimenti per offrire una dieta corretta al nostro ausiliare a caccia chiusa.
Infine, kurzhaar in primo piano nell’articolo di Samuele Frigerio e Viviana Bertocchi dedicato al Trofeo Kurzhaar & Scolopax del Nord Italia. L’edizione 2023 è stata un successo: lo conferma chi ha partecipato ed è pronto a ripetere l’esperienza. E siccome squadra che vince non si cambia, gli organizzatori hanno già aperto il sipario sulla seconda edizione.
Attrezzature e prodotti per i beccacciai
La doppietta Fabarm Autumn e il Fair Classic De Luxe Beccaccia, entrambi in calibro 20, sono stati rispettivamente provati da Marco Caimi e Simone Bertini, che espongono i risultati dei loro test.
Marco Caimi firma anche un articolo sulle nuove canne Benelli Advanced Impact e un interessante test che mette a confronto due dispersanti ricaricate una con componentistica in plastica e una totalmente “plastic free” con bossolo in cartone. Simone Bertini, invece, insieme a Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina, propongono un assetto per la ricarica di una munizione dispersante in calibro 12, che prevede l’utilizzo di 33 grammi di piombo numero otto e la Nsi Sipe n come propellente. Infine, Giuseppe Cerullo riferisce i risultati delle sue prove in placca della Baschieri & Pellagri Extra Rossa Fiber 410 Magnum, che si conferma una scelta vincente per la caccia con il cane da ferma.
Le vostre lettere e le vostre foto
Completano il nuovo numero di Beccacce che Passione, immancabilmente, le vostre lettere e le vostre foto, un poetico racconto di Vincenzo Celano, le ricette di Andrea Dario Manzi Fé, i consigli della dottoressa veterinaria Federica Pesce, news, presentazioni di prodotti dedicati alla caccia con il cane da ferma e notizie di attualità per essere sempre aggiornati su tutto ciò che ruota intorno alla nostra passione. Buona lettura.
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