L’Atlante delle migrazioni riunisce milioni di dati. Attualmente rappresenta lo strumento più aggiornato e completo sullo studio delle migrazioni di 300 specie di uccelli su scala europea.
L’Atlante delle migrazioni degli uccelli fra Eurasia e Africa (The Eurasian African Bird Migration Atlas 2022) è una pubblicazione monumentale finanziata dal Governo italiano (Mite – ministero della Transizione ecologica) con il sostegno della Convenzione sulla conservazione delle specie migratrici (Cms o Convenzione di Bonn). Il progetto è stato sviluppato da un team internazionale di ornitologi coordinati dall’Euring (European union for bird ringing).
Milioni di dati on line
L’Atlante delle migrazioni riunisce milioni di dati ed è disponibile gratuitamente on line al sito migrationatlas. Attualmente rappresenta lo strumento più aggiornato e completo sullo studio delle migrazioni di 300 specie di uccelli su scala europea.
Per selezionare le informazioni su una determinata specie, basta selezionarla utilizzando l’apposita tendina. Oltre alle mappe on line dei modelli di migrazione, attraverso l’Atlante è possibile consultare anche i risultati di quattro importanti progetti di ricerca. Per accedere alle informazioni basta cliccare nella home page su moduli di ricerca.
I temi affrontati dagli studi sono:
- i cambiamenti nei modelli storici di migrazione;
- gli effetti della caccia sugli uccelli migratori;
- i periodi aggiornati di migrazione delle specie d’interesse venatorio;
- la connettività della migrazione tra Europa e l’Africa.
Migrazioni anticipate e distanze ridotte
Le analisi contenute nell’Atlante mostrano come, in risposta ai cambiamenti climatici, ci siano specie che stanno progressivamente anticipando le date di migrazione o riducendo la distanza del volo migratorio. In tal modo gli uccelli riescono a sfruttare le condizioni ecologiche necessarie alla loro nidificazione le quali, a loro volta, si hanno in fasi stagionali sempre più precoci.
Anche la beccaccia è tra le specie oggetto degli studi aggiornati dell’Atlante e i dati aggiornati e riportati nella pubblicazione sono un riferimento di fondamentale importanza per sviluppare un modello di gestione venatoria sostenibile della beccaccia su scala europea.
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