Il Consiglio di Stato ha sospeso l’ordinanza del Tar della Calabria sulla rappresentatività delle associazioni venatorie negli Atc; tornano in carica i consiglieri dei comitati di gestione nominati dalla Città metropolitana.
L’annullamento è durato una settimana appena: con il decreto 5022/2023 Carmine Volpe, presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato, ha accolto il controricorso della Città metropolitana di Reggio Calabria e sospeso l’ordinanza del Tar sui criteri di rappresentatività delle associazioni venatorie negli Atc Rc1 e Rc2; in attesa della prossima discussione fissata all’11 gennaio, nei comitati di gestione tornano dunque in carica i consiglieri la cui nomina Arcicaccia e Anuu migratoristi avevano contestato.
La motivazione è sinteticissima: il presidente del tribunale ha infatti ritenuto che «sussistano i requisiti dell’estrema gravità e dell’urgenza» prescritti dal codice di procedura amministrativa, e che in attesa della decisione collegiale sia opportuno mantenere intatta la situazione originaria.
Bisognerà dunque attendere ancora un po’ per capire se la rappresentatività delle associazioni venatorie negli Atc debba essere calcolata in termini meramente aritmetici o richieda «una valutazione di valore».
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