Federcaccia e Arcicaccia si confrontano a distanza su una possibile associazione unica dei cacciatori italiani.
Solo il tempo ci dirà se è un passo autentico verso l’associazione unica dei cacciatori italiani, un tentativo senza seguito o una semplice suggestione di metà inverno. Fatto sta che, approfittando del confronto nel corso di Hit Show, l’Arcicaccia ha chiesto alla Federcaccia se sia disposta a sciogliersi e a dar vita a una “nuova e terza realtà associativa, da costruire a pari condizioni con le altre che vorranno partecipare”. L’Arcicaccia promette di sciogliersi contestualmente a Federcaccia. La “transizione dagli attuali soggetti verso un nuovo contenitore democratico” dovrà permettere di “superare la logica dei pacchetti delle tessere e degli interessi di apparato”.
Non è una richiesta che nasce dal nulla. A ridosso della fiera Massimo Buconi, presidente nazionale Fidc, aveva lanciato l’idea di far parlare la caccia con un’unica voce, per darle maggior considerazione e peso nelle istituzioni e nella società. C’è bisogno, aveva affermato, di «aprire una fase concreta di confronto e unità che porti al più presto a un’unica sigla». Non dunque un semplice contenitore, ma realmente «l’associazione unica dei cacciatori italiani». La Federcaccia si è detta disposta a sedersi a un tavolo per dare vita a questo processo. Nel frattempo l’Arcicaccia le chiede di costituire la cabina di regia in tutte le regioni, con coordinatori a rotazione, e aderire a quella Toscana.
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