Christian Maffei, presidente nazionale dell’Arcicaccia, rassicura i propri omologhi sul percorso unitario: la prospettiva immediata non è un’associazione unica dei cacciatori, ma una federazione o una confederazione.
Almeno al momento la prospettiva non è un’associazione unica dei cacciatori, ma una federazione o una confederazione. In una lettera aperta Christian Maffei, presidente nazionale dell’Arcicaccia, rassicura i propri omologhi sui prossimi passaggi unitari. E contestualmente rilancia sul timing: bisogna convocare a gennaio le delegazioni nazionali e regionali per definire statuto, dirigenti e poteri del nuovo contenitore; a giugno gli stati generali, per poi essere operativi.
Perché il percorso unitario abbia buon esito è fondamentale coinvolgere il territorio e le comunità locali: “non si può eludere” scrive Maffei “il ruolo attivo partecipato degli associati” che non possono essere ridotti a utenti o ad acquirenti di polizze assicurative. Ecco perché la dinamica unitaria dovrà essere replicata anche nelle regioni: la maggior partecipazione faciliterà la scelta dei nuovi gruppi dirigenti, sia nazionali sia locali. Maffei invita inoltre l’Eps a rivedere la decisione di tirarsi momentaneamente fuori dal confronto.
Nel frattempo la commissione statuto può cominciare a lavorare. Per adesso ne fanno parte Romeo Trotta (Libera Caccia), Giuseppe De Bartolomeo (Arcicaccia), Fabrizio Carlesimo (Italcaccia), Fausto Bongiorni (Eps) e, in attesa dell’eventuale nomina di un delegato, il presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi.
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