Giovani, donne cacciatrici, questioni di legge e comunicazione hanno rappresentato il cuore della prima assemblea nazionale Federcaccia sotto la presidenza Buconi.
Irrobustire la comunicazione, coinvolgere sempre di più i giovani e le donne cacciatrici, sostenere la ricerca scientifica, potenziare gli interventi in tema giuridico: sono questi i capisaldi lungo i quali si è sviluppata l’assemblea nazionale Federcaccia, la prima sotto la presidenza Buconi.
Rendere più efficace la comunicazione non solo nel mondo venatorio ma anche all’esterno è l’unico modo per orientare davvero l’opinione pubblica. Ne è convinto Buconi che ha approfittato dell’occasione per presentare il coordinamento nazionale delle federcacciatrici e annunciare un meeting specifico per i giovani cacciatori. Non è peraltro l’unico incontro in programma. A breve sarà infatti organizzato un convegno dall’alto profilo tecnico per capire come si stia orientando la giurisprudenza in tema di caccia, ambiente e benessere animale. Solo se si hanno le idee chiare si riesce a essere incisivi. Buconi ha inoltre assicurato sostegno alla ricerca scientifica, fondamento irrinunciabile per una caccia sostenibile e rispettosa della biodiversità. Continueranno dunque gli investimenti nell’Ufficio studi e ricerche faunistiche e agro-ambientali.
Nel corso dell’assemblea nazionale Federcaccia Bruno Modugno è stato insignito del premio Gentiluomo cacciatore. La Fidc ha deciso inoltre di introdurre una nuova onorificenza, quella di Cacciatore dell’anno. Per il 2019 l’ha ottenuta Gino Ranieri. La Federcaccia ha voluto simbolicamente premiarlo per aver coordinato i volontari durante l’intervento di salvaguardia della zona protetta di Valle Mandriole.