Assemblea Fanbpo 2024: due giorni di conferenze riguardanti la beccaccia. Pennacchini riconfermato alla presidenza.
A maggio si è svolta a Bilbao (Spagna) l’annuale assemblea generale della Fanbpo (Federazione delle associazioni dei cacciatori di beccaccia del Paleartico occidentale). L’assemblea era elettiva e tutte le delegazioni hanno votato all’unanimità la rielezione dell’ufficio direttivo uscente. Paolo Pennacchini è stato riconfermato presidente Paolo Pennacchini (anche presidente di Fibec – Federazione italiana beccacciai) fino al 2027.
Il punto sulla beccaccia
L’assemblea è stata arricchita da due giorni di conferenze sulla beccaccia. Il comunicato diffuso dall’ufficio stampa Fanbpo riassume i temi discussi durante gli incontri. David Gonçalves (Portogallo), responsabile della commissione scientifica Fanpbo, ha presentato i dati dell’Ica (Indice cinegetico di abbondanza) raccolti lungo l’asse franco-iberico-portoghese e svizzero-italico. I rappresentanti della regione spagnola ospitante (Bizkaja) hanno illustrato le loro modalità di gestione della caccia alla beccaccia. Kevin Le Rest (Francia), tecnico dell’Ofb – Ufficio francese della biodiversità, ha spiegato i fattori da considerare e le complessità di monitoraggio per capire il periodo di migrazione primaverile della specie, in ottemperanza della Direttiva Uccelli 09/147.
Telemetria e monitoraggio
Hanno parlato di telemetria satellitare l’inglese Andrew Hoodless del Game and wildilife conservation trust e Gergely Schally del dipartimento agricoltura dell’Università di Sopron (Ungheria). Marco Tuti (commissione scientifica Fibec e Fanbpo) ha invece esposto lo studio sul monitoraggio della beccaccia con i cani da ferma sviluppato in Italia da Fibec.
Sul tema della riproduzione e della sopravvivenza della specie sono intervenuti Jaanus Aua, ornitologo estone, ancora Kevin Le Rest e Tiago M. Rodrigues, tecnico forestale delle isole Azzorre. Sono stati evidenziate alcune riduzioni dell’areale di riproduzione in Estonia, causate dal cambiamento climatico e dalla conseguente perdita di umidità dei suoli. Del tema relativo a come la beccaccia affronta l’inverno e i cambiamenti meteorologici hanno relazionato la ricercatrice dell’Ofb Cèlia Rezouki e José Antonio Perez Garrido, presidente del Club dei cacciatori di beccaccia di Spagna, organizzatore della conferenza.
Alcune riflessioni generali
Al termine dei lavori sono state condivise alcune riflessioni generali.
La beccaccia ha una notevole capacità di adattamento ed è verosimile che troverà habitat più consoni alle sue necessità riproduttive. Una certa tropicalizzazione dell’areale mediterraneo e un innalzamento delle temperature nel centro e nel nord Europa non sembrano mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie. I dati della caccia che la Fanbpo raccoglie ogni anno in termini di abbondanza, relativi al periodo di migrazione e di svernamento, confermano la stabilità degli effettivi riproduttori e quindi la classificazione della specie in Lc – Least Concern.
Per quanto riguarda le date di chiusura del prelievo venatorio su base europea e paleartica, si deve attendere la prossima revisione dei key concepts portando ancora dati di studio e monitoraggio, fondamentali per capire come salvaguardare al meglio la specie ribadendo sempre il concetto di “cacciare il più possibile, uccidendo il meno possibile”.
E su questo tema è stato anche condiviso il bisogno di mettere un tetto giornaliero al prelievo per tutti coloro che organizzano e offrono pacchetti di caccia turistica alla beccaccia. Relativamente a questo aspetto essenziale di gestione venatoria, la Fanbpo sta aprendo un tavolo con Face. Ciò per definire la questione e porla politicamente in commissione Ambiente Ue.
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