Il deputato leghista Francesco Bruzzone suggerisce di creare aree vocate per il lupo; nel frattempo il Tar del Trentino ha lasciato in vigore il provvedimento che autorizza l’abbattimento di due esemplari.
Al momento non è più d’una suggestione visto che se n’è discusso soltanto negli interventi di fine seduta, ma in una sede ufficiale come l’aula della Camera il deputato leghista Francesco Bruzzone ha comunque ipotizzato di «individuare le aree vocate per il lupo»; e che da dove «non deve stare venga in qualche modo eliminato».
L’innesco è l’aggressione subita da due giovani pugliesi sulla spiaggia di Vasto Marina, in Abruzzo. «Qualcuno» ha commentato Bruzzone «dice che il lupo non aggredisce l’uomo; io non ci credo».
Le parole di Bruzzone sono arrivate quasi in contemporanea con il (triplice: 66, 67 e 68/2023) decreto del Tar del Trentino che, in attesa d’esprimersi sul ricorso degli animalisti (la decisione sull’eventuale sospensione cautelare arriverà entro l’8 agosto; la camera di consiglio è invece fissata al 14 settembre), ha confermato «la piena vigenza» del decreto 41/2023 con cui Maurizio Fugatti, presidente della Provincia, ha autorizzato l’abbattimento di due lupi del branco che gravita nella zona della malga Boldera, sul monte Baldo.
«Nella comparazione degli interessi coinvolti» ha scritto Fulvio Rocco, il presidente del tribunale, «deve essere assicurata preminente tutela all’attività economica già colpita dalle pregresse incursioni del branco».
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