Approvato il protocollo per la gestione di cervidi e bovidi in Toscana

Approvato il protocollo per la gestione di cervidi e bovidi in Toscana: capriolo in ambiente primaverile
© Henri_Lehtola / shutterstock

La giunta regionale ha approvato il protocollo per la gestione dei cervidi e dei bovidi in Toscana nel triennio 2023-2025.

Si sono registrate diminuzioni della consistenza verosimilmente dovute alla predazione del lupo, pertanto nel triennio 2023-2025 s’andrà incontro a «una sensibile riduzione dei tassi di prelievo del capriolo»: lo prevede il protocollo per la gestione dei cervidi e dei bovidi in Toscana, approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore Stefania Saccardi.

Nelle aree vocate la gestione ha l’obiettivo di strutturare popolazioni di ungulati equilibrate per sesso ed età, così da garantire una conservazione adeguata e insieme massimizzare i prelievi; in caso di basse densità si dovrà far salire il tasso d’incremento.

Nelle aree non vocate il prelievo dovrà invece avvicinarsi il più possibile alla consistenza; nei territori nei quali non si ravvisa particolare urgenza l’obiettivo può però essere diluito su più annualità, nelle quali i tassi di prelievo dovranno risultare superiori agli incrementi annuali previsti.

Percentuali di prelievo a seconda delle classi di sesso ed età

Capriolo

  • Piccoli: 20-35%
  • Maschi giovani: 15-20%
  • Maschi adulti: 20-25%
  • Femmine: 30-40%

Cervo

  • Piccoli: 20-25%
  • Fusoni: 12-15%
  • Maschi di 2-4 anni: 10-15%
  • Maschi dai 5 anni in su: 7-10%
  • Femmine: 35-45%

Daino

  • Piccoli: 20-25%
  • Fusoni: 12-15%
  • Balestroni: 10-15%
  • Palanconi: 7-15%
  • Femmine: 25-45%

Muflone

  • Agnelli: 20-30%
  • Maschi giovani: 10-15%
  • Maschi adulti: 25-40%
  • Femmine: 35-45%

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