Il consiglio regionale ha detto sì al piano faunistico-venatorio delle Marche.
Gli Atc restano otto, le aree protette si estenderanno per il 21,7% del territorio, per i danni da fauna selvatica non si parlerà più di indennizzo, ma di risarcimento: sono solo alcuni passaggi del piano faunistico-venatorio delle Marche, approvato dal consiglio regionale. Il documento, proposto dalla giunta, è passato con venti voti a favore e sei contrari. A quanto si apprende dalla nota ufficiale del consiglio, hanno detto no Sandro Bisonni (Verdi), Gianluca Busilacchi (Articolo 1) e i quattro 5 Stelle Gianni Maggi, Romina Pergolesi, Peppino Giorgini e Piergiorgio Fabbri che lo considerano “molto venatorio e poco faunistico”.
Per il relatore Gino Traversini si tratta di «una scommessa vinta». È stato infatti recepito l’80% di quanto emerso nel corso delle audizioni in commissione. Le opposizioni di destra hanno votato il piano faunistico-venatorio perché “indispensabile e molto atteso”, anche se arriva in ritardo e non emenda “lacune e imprecisioni”.
L’approvazione del piano faunistico-venatorio delle Marche riceve il plauso anche della cabina di regia delle associazioni regionali.
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