Il comitato faunistico regionale ha dato il via libera al calendario venatorio della Sardegna.
La beccaccia quasi fino a fine gennaio, pavoncella (inizio ritardato: pazienza) e moriglione regolarmente tra le specie cacciabili: a prima vista i cacciatori possono dirsi soddisfatti per il calendario venatorio della Sardegna, vidimato dal comitato faunistico regionale.
Si comincia giovedì 3 settembre con la tortora, per la quale si replica il 6 settembre, la cornacchia grigia e la ghiandaia. La caccia ai corvidi e al colombaccio sarà aperta fino al 10 febbraio. È una delle poche eccezioni a una stagione decisamente regolare che inizierà il 20 settembre (alzavola, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, germano reale, marzaiola, merlo, mestolone, moriglione, porciglione, quaglia) e andrà avanti fino al 31 gennaio. Oltre che alla già citata pavoncella, scivola avanti l’apertura a beccaccia, colombaccio, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe (1° ottobre) e allodola (4 ottobre). Il trimestre per la caccia al cinghiale si aprirà il 1° novembre; la caccia ad allodola, merlo e quaglia chiuderà invece il 31 dicembre.
La Regione non ha ancora preso una decisione su pernice sarda, lepre sarda e coniglio selvatico. Per stabilire eventuale calendario e contingenti servono i dati dei censimenti estivi, da elaborare entro il 20 settembre.
La stagione di caccia 2020/2021 prende forma. Oltre alla Sardegna, hanno già approvato il calendario venatorio Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Campania, Basilicata, Umbria, Valle d’Aosta, Lazio e Marche.