La giunta Toti ha approvato il calendario venatorio della Liguria 2023/2024; la stagione di caccia al cinghiale dipenderà dalle misure adottate per impedire che si diffonda il virus della peste suina africana.
Niente tortora né pavoncella né, nonostante l’accordo sul piano di gestione nazionale, moriglione: la giunta Toti ha deciso di non includerlo nel calendario venatorio della Liguria 2023/2024, approvato nell’ultima seduta.
Nella delibera si stabilisce anche di consentire la caccia collettiva al cinghiale nel trimestre ottobre-dicembre; ovviamente però il suo svolgimento dipenderà dalle misure adottate per contrastare la diffusione del virus della peste suina africana (niente braccata nella zona di restrizione 2, come da ordinanza del commissario straordinario Vincenzo Caputo).
Alla maggior parte delle specie (colombaccio, fagiano, lepre, merlo, pernice rossa, starna, tordo bottaccio + quasi tutti gli uccelli acquatici) la caccia aprirà il 17 settembre; posticipo tradizionale al 1° ottobre per la beccaccia, cacciabile fino al 20 gennaio come cesena, tordo sassello e acquatici. S’andrà invece avanti fino a fine mese per colombaccio, cornacchia grigia e nera, gazza, ghiandaia e tordo bottaccio.
Per un riepilogo dettagliato s’attende la pubblicazione della delibera sul bollettino ufficiale.
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