Dopo la sospensiva decisa dal Tar l’assessorato regionale chiarisce i termini dell’apertura della caccia in Umbria.
Niente moretta, niente silvilago, niente volpe: l’apertura della caccia in Umbria riguarderà solo corvidi (cornacchia grigia, ghiandaia), merlo e colombaccio; lo fa sapere l’assessorato regionale dopo un incontro con le associazioni venatorie chiamate a un confronto sulla sospensiva decisa dal Tar.
Tranne l’Anuu migratoristi, tutte le associazioni presenti hanno condiviso la scelta della Regione; un nuovo incontro è in programma mercoledì 21 settembre, all’indomani della nuova udienza del Tar che deciderà sul merito del calendario.
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