Lorenzo Bertacchi, presidente della Federcaccia Lombardia, ha diffuso una nota in cui ricorda quando si debba effettuare l’annotazione dell’abbattimento sul tesserino venatorio.
L’annotazione dell’abbattimento sul tesserino venatorio dev’essere effettuata immediatamente; può essere rimandata a dopo il recupero soltanto in caso di dubbio sull’efficacia dello sparo; in nessun caso può essere posticipata a fine giornata.
È un principio chiaro, specie dopo le sentenze della Corte costituzionale; ed è un principio valido su tutto il territorio, visto che lo prevede la legge nazionale cui le leggi regionali devono uniformarsi. Ma se per ribadirlo Lorenzo Bertacchi, presidente della Federcaccia Lombardia, diffonde una nota di quasi 4.000 battute vuol dire che qualcuno ancora chiaro non ce l’ha.
«Stanno fioccando i verbali per l’omessa segnatura degli abbattimenti» scrive infatti Bertacchi; «sono molti i cacciatori che credono di poter [effettuare l’annotazione dopo il recupero] o peggio a fine giornata»; ma la Corte costituzionale ha ribadito che «dev’essere effettuata subito dopo l’abbattimento, [tranne che] nei casi in cui [se ne abbia consapevolezza] solo al momento del recupero».
Bertacchi ricorda che si può effettuare l’annotazione a distanza di tempo dallo sparo solo in un caso rarissimo, ossia «quando si [recuperano] selvatici di cui s’ignorava l’abbattimento»; può accadere in circostanze eccezionali, come «il recupero di un numero di selvatici maggiore di quelli cui si è sparato». Ma di regola la legge impone di segnare subito.
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