Il movimento Centopercentoanimalisti ha affisso uno striscione contro Roberto Baggio all’aeroporto Catullo di Verona.
Sarebbe insensato anche se non avesse come bersaglio il più formidabile calciatore italiano (europeo? mondiale?) della storia, ma si sa che più grande è il simbolo e più grande sembrerà il gesto: e quindi il movimento Centopercentoanimalisti ha appeso all’ingresso dell’aeroporto Valerio Catullo di Verona uno striscione contro Roberto Baggio «che uccide animali». Il motivo del nuovo attacco contro un uomo che non ha mai nascosto la propria passione per la caccia ma che da anni sta lontano dalle polemiche, quasi nascosto agli sguardi del pubblico, è da ricercare nella decisione di Ita Airways che gli ha dedicato il primo volo Roma-Buenos Aires.
Particolarmente eleganti anche le immagini stampate sullo striscione: nella parte inferiore animali, vivi e morti, in condizioni inaccettabili; sopra Baggio a caccia di anatre; ai lati l’istantanea del rigore calciato nel cielo di Pasadena e Baggio disperato mentre il Brasile festeggia la vittoria della Coppa del mondo.
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