S’allargano di nuovo le zone di restrizione I e II disposte dalla Commissione europea per contenere la diffusione della peste suina africana nell’Italia settentrionale; i casi totali hanno superato quota 1.900.
I test di laboratorio hanno confermato la presenza di due focolai di peste suina africana in un’area finora marginale della zona di restrizione II, quella in cui i divieti sono maggiori, di Lombardia e Piemonte.
La Commissione europea ha pertanto stabilito di aumentare i vincoli per il territorio confinante, che da quello inferiore raggiunge il medesimo livello di rischio. È inevitabile che s’allarghi anche l’estensione della zona di restrizione I nelle aree circostanti.
Al momento nell’Italia continentale il ministero della Salute ha ufficializzato la positività di 1.904 cinghiali dall’inizio dell’epidemia. Le regioni più colpite sono Liguria (778 casi: 622 a Genova, 154 a Savona, 2 a La Spezia) e Piemonte (652 casi: 635 ad Alessandria, 17 ad Asti); seguono Lombardia (192, tutti nel Pavese), Emilia Romagna (140 casi: 92 a Piacenza, 48 a Parma), Lazio (94, tutti in provincia di Roma), Campania (31, nel Salernitano) e Calabria (17, nel Reggino).
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