La Federcaccia apprezza le linee programmatiche sulla base delle quali è nata Agrivenatoria biodiversitalia, la nuova associazione di riservisti fondata da Coldiretti e Cncn.
Considerate la volontà di muoversi nell’alveo della 157/92, la difesa dell’articolo 842 del codice civile e l’intenzione di valorizzare la filiera della carne, la nascita di Agrivenatoria biodiversitalia può rappresentare un passaggio positivo nella costruzione di un’alleanza strategica tra cacciatori e agricoltori; è questa la posizione ufficiale della Federcaccia espressa con una nota del suo presidente nazionale Massimo Buconi.
La Federcaccia apprezza inoltre il proposito di presentare il cacciatore «come un attivo gestore ambientale»; la convergenza tra la nuova associazione di riservisti e le associazioni venatorie riconosciute potrà passare anche dal progetto di «promuovere la conoscenza e la frequentazione degli ambienti rurali» e «il valore culturale, sociale ed economico» della caccia, declinata in tutti i suoi aspetti.
Buconi presenta infine la Federcaccia come «disponibile a un confronto costruttivo» che consenta a cacciatori e agricoltori di rendere più efficace la gestione dell’ambiente; è evidentemente una posizione ben diversa rispetto a quelle dell’Arcicaccia e della Libera Caccia che teme che l’accordo sia parte di una campagna per depotenziare la caccia sociale in Italia.
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