Per Agrivenatoria biodiversitalia, l’associazione che intende rappresentare i titolari delle aziende faunistico-venatorie, le ordinanze del Consiglio di Stato sui calendari di Lombardia ed Emilia Romagna confermano la legittimità costituzionale della caccia.
Anche se il Consiglio di Stato ha lasciato in disparte ogni tipo di valutazione specifica, per Agrivenatoria biodiversitalia la sua doppia ordinanza sui calendari venatori di Emilia Romagna e Lombardia costituisce «un precedente storico» sulla legittimità costituzionale della caccia.
Per Niccolò Sacchetti, il suo presidente, la pronuncia dimostra «chiaramente» l’esigenza di bilanciare la tutela giuridica degli animali con una serie di altri interessi, compresi quelli legati alla caccia e alla gestione faunistica; il successo ottenuto in giudizio «conferma che in Italia la caccia è garantita in maniera inequivocabile, nei limiti stabiliti dalla normativa europea, nazionale e regionale».
Sulla questione Agrivenatoria biodiversitalia s’era già espressa nel corso di un convegno organizzato nello scorso luglio insieme alla Fondazione Una; gli atti, che a breve distribuirà alle istituzioni e ai professionisti del settore, serviranno a rendere ancora più pervasiva la sua opera di divulgazione.
Non è l’unico fronte su cui Agrivenatoria biodiversitalia si sta muovendo: i suoi vertici assicurano che «continueranno a impegnarsi per tutelare le aziende faunistico-venatorie, e rafforzare la figura del cacciatore evitando che se ne ledano i diritti».
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