La giunta Zaia ha aggiornato il piano faunistico-venatorio in vigore in Veneto nel quinquennio 2022-2027.
Nel territorio lagunare e vallivo ogni settimana la caccia è consentita per tre giorni a scelta (chiaramente non di martedì e di venerdì, quando è in vigore il silenzio venatorio) che, se il calendario vidimato dal parere dell’Ispra lo consente, a ottobre e novembre per la migratoria da appostamento possono diventare cinque: recita così l’allegato A1 all’atto con cui la giunta Zaia ha aggiornato il piano faunistico-venatorio in vigore in Veneto nel quinquennio 2022-2027.
Le misure correttive sono dovute all’urbanizzazione del territorio regionale, per via della quale sono spariti alcuni spazi naturali; la loro riduzione ha peraltro «aumentato gli scontri istituzionali e sociali tra chi pratica [la caccia] e chi abita in zone in cui la continuità naturale è interrotta».
Col medesimo provvedimento la giunta ha emendato lo schema di statuto di Atc e Comprensori alpini. In caso di dimissioni o impedimento definitivo di presidente e vicepresidente, il consigliere più anziano dell’Atc ha tempo quindici giorni per convocare il comitato di gestione che proceda alle nuove nomine; il ritardato pagamento della quota d’iscrizione al Comprensorio alpino comporta una penale pari al 25% per i primi quindici giorni, al 50% per i quindici giorni successivi e poi la decadenza del socio.
Oltre che alle relazioni e alle tabelle, la delibera s’accompagna alle cartografie aggiornate sia dei confini tra zona faunistica delle Alpi e territorio lagunare e vallivo, sia dei territori in cui si possono installare gli appostamenti fissi e addestrare i cani.
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