La Commissione europea ha accolto la proposta dell’Italia, e aggiornato il documento Key concepts con le date di migrazione di alzavola, cesena, tordo sassello e tordo bottaccio.
Dalla prima alla seconda decade di gennaio per il tordo bottaccio, dalla seconda alla terza per l’alzavola, la cesena e il tordo sassello: dopo la revisione condotta dai ministeri di Agricoltura e Ambiente col supporto tecnico dell’Ispra e il via libera della Commissione europea, cambiano così le date d’inizio della migrazione prenuziale contenute nel documento Key concepts valido per l’Italia; resta immodificata invece la situazione della beccaccia, la quinta tra le specie prese in considerazione perché «creano la maggior parte dei contenziosi amministrativi per le Regioni» dopo la redazione dei calendari venatori stagionali.
Di fatto, per l’alzavola e i turdidi l’inizio della migrazione scivola avanti di una decade, così da ridurre le differenze con le indicazioni della Francia; per suggerire questa modifica il governo Meloni s’è basato sull’analisi dei dati a disposizione e sull’Atlante europeo delle migrazioni, che consente di tenere conto dei flussi su base nazionale.
Valide omogeneamente per tutto il territorio italiano, le nuove date restano comunque più prudenti rispetto a quelle indicate da alcuni Paesi limitrofi.
Per i cacciatori è impossibile sottovalutare la notizia: al netto della cosiddetta decade di sovrapposizione, la direttiva Uccelli vieta la caccia nell’intervallo compreso tra la data d’inizio della migrazione prenunziale e la fine del periodo di dipendenza dei piccoli.
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