Il Tar ha accolto il ricorso cautelare contro il calendario venatorio del Veneto e rinviato di due settimane l’apertura della caccia alla quaglia.
È un danno marginale, ma messo insieme con quanto già accaduto in Campania e soprattutto in Emilia Romagna (e a breve si conoscerà il destino dei cacciatori lombardi e marchigiani) legittima un po’ d’ansia in vista dell’apertura generale di domenica: con il decreto 453/2023 Ida Raiola, la presidente della quarta sezione del Tar, ha infatti ritenuto «non del tutto destituite di fondamento» le doglianze dell’associazione Earth e, accogliendone il ricorso cautelare, ha rinviato dal 17 settembre al 1° ottobre l’apertura della caccia alla quaglia.
Dalla camera di consiglio del 5 ottobre uscirà la decisione su altre due questioni, ossia la data di chiusura della caccia a codone e beccaccino al momento fissata al 31 gennaio e le due giornate aggiuntive per la caccia a beccaccino, mestolone, marzaiola, moriglione e frullino nei mesi di ottobre e novembre.
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