Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, critica Angelo Bonelli, leader dei Verdi, che in vista delle elezioni europee propone l’abolizione della caccia e un nuovo referendum.
Se con Susanna Tamaro, che al Corriere della Sera ha affidato una serie di riflessioni critiche anche se non pregiudizialmente ostili, («è un intervento intelligente, in alcune parti addirittura condivisibile), ci si può confrontare «da quelli come l’onorevole Bonelli», che in vista delle elezioni europee propugna l’abolizione della caccia e un nuovo referendum, «ci si deve solo difendere»: non c’è bisogno di un’esegesi profonda per capire il senso delle parole di Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, costretto a intervenire di nuovo sulla questione.
Buconi sa che in campagna elettorale le posizioni si esasperano: è una strategia classica per ottenere visibilità; «però talvolta», come in questo caso, «si esagera». È dunque opportuno che tutti i cittadini, non solo i cacciatori, s’informino sui programmi elettorali delle forze politiche che competono per il consenso, e che «sappiano regolarsi di conseguenza».
Buconi chiude con una domanda retorica: come mai la stampa non specializzata «riporta solo le posizioni di una parte, quella contraria ai cacciatori?». Non gli fa difetto comunque l’ottimismo: «Confidiamo che i tempi possano cambiare».
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