Fiocchi ha recentemente introdotto nel suo catalogo una cartuccia a pallini di grammatura intermedia tra la HP 34 e la HP 37. Perché i cacciatori l’hanno espressamente richiesta.
C’è la HP 34 e c’è la HP 37; entrambe sono cartucce di alto livello, caratterizzate da prestazioni ottime. Facilmente percepibile la soddisfazione di che le spara. Quando il cacciatore si fida di una munizione, in genere è perché sa che può fare affidamento sulle sue prestazioni; sa che in caso di non riuscita del tiro, la scusante “munizione” si può tranquillamente lasciare in disparte. È un momento di maturazione del cacciatore stesso, quello in cui si cerca il miglioramento non tanto cercando alibi che non esistono, bensì concentrando la ricerca del colpo perfetto in altri settori. Naturalmente per far sì che ciò avvenga, la munizione deve essere super partes, vale a dire inattaccabile. E la gamma Fiocchi delle cartucce ad alte prestazioni non sembra essere in discussione.
La famosa casa lecchese è quindi andata a produrre una cartuccia in una grammatura intermedia fra le due appena citate, vale a dire da 36 grammi, perché il mercato l’ha richiesta.
Equilibrata, quasi nascosta
La scatola richiama la caccia: vi spicca l’immagine di due cacciatori che, in ambiente silvestre, procedono di spalle, il fucile a tracolla. L’immagine è volutamente marginale; i due cacciatori sono quasi comprimari in un contesto naturale silvano e assolutamente coinvolgente. La fascia superiore della scatola indica che la munizione appartiene alla linea Performance. Subito sotto si trova la denominazione ufficiale (HP 36) in caratteri molto evidenti e in colore bianco. La parte inferiore riporta i dati essenziali della cartuccia, la scritta e il simbolo aziendale – questi ultimi in rilievo. Le frasi di warning e le avvertenze trovano posto nella consueta collocazione, sul retro della scatola e sulle linguette di chiusura, mentre i fianchi destro e sinistro sono identici e riportano ancora le informazioni essenziali, per un colpo d’occhio a prova di errore. Come sulle altre confezioni, il calibro della cartuccia (12) è evidenziato da un riquadro rosso, ben evidente.
La cartuccia è allestita con un bossolo verde Snia (tipo Fiocchi) da 70 millimetri di altezza: possiede un fondello ottonato tipo 3 da 16 mm. La HP 36 si presenta equilibrata alla vista ma non esuberante; diremmo quasi nascosta nelle sue potenzialità. Le scritte sul bossolo sono apposte con vernice color argento e riportano la denominazione con il nome aziendale, la numerazione del pallino, il diametro dello stesso, l’altezza del bossolo nonché la pressione massima raggiungibile. La qualità della stampa è stata variabile, nel senso che alcune cartucce mostravano una qualità discreta e altre, complice forse la leggera rigatura del bossolo, soltanto sufficiente. Ma la cosa più importante non sono le scritte, bensì il rendimento balistico. Per cui andiamo avanti.
L’innesco è ovviamente un Fiocchi Dfs 616 Silver, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice protettiva copri foro di vampa di colore bianco.
Numerazione ampia
Il propellente utilizzato per la Fiocchi HP 36 è certamente una polvere spagnola, una Maxam per la precisione e una Psb se vogliamo andare nel dettaglio. Se dovessimo poi azzardare quale dei propellenti Maxam della famiglia Psb si tratti, ci sentiremmo di attribuire la paternità alla Psb 2 che, come quantità di propellente e come grammatura di piombo, appare la più indicata. Non torna il colore, ma sappiamo che Maxam sta cambiando non tanto la forma esterna delle sue polveri, quanto alcune colorazioni, per cui potremmo aver colto nel segno.
Se così fosse, queste lamelle irregolarmente quadrate di colore grigio-verde di circa 1,5×1,5 millimetri con spessore di circa 0,45 millimetri dovrebbero possedere una densità gravimetrica che si assesta sui 580 grammi/L circa. La dose che noi abbiamo riscontrato (media di dieci distinte misurazioni) si attesta a 2,04 grammi, non molto distante da quella dichiarata dall’azienda (circa 2,06 grammi).
Ci si trova poi in presenza di una borra Z2M H 18, prodotta dalla Baschieri & Pellagri, con contenitore a frattura programmata (quattro petali): l’ampio molleggio alla base ne consente un’ottima adattabilità in fase di caricamento
I pallini impiegati sono in piombo standard (2% Sb), ma all’ispezione visiva risultano ben fatti e regolari sia per dimensioni esterne, sia per lucentezza e sfericità. La dose prevista per la cartuccia, così come dichiarato dall’azienda, è di 36 grammi; le nostre misurazioni (media di dieci distinte pesate) hanno messo in luce un valore di 36,12 grammi. La numerazione in uso nella prova è il 7 (2,5 millimetri di diametro). È un valore assolutamente commisurato all’impiego per una prima canna su animali di pregio, quali la nobile selvaggina alpina. Ma anche sul nostro fagiano e sulla nostra starna, laddove è possibile trovarne. In ogni caso la numerazione disponibile per questa interessante cartuccia è estremamente ampia, dal momento che prevede lo 0, dal 2 al 7 e dal 9 al 10.
La chiusura è una classica stellare a sei petali, molto ben eseguita e regolare. Le altezze e il peso: 57,31 millimetri e 48,01 grammi (media di dieci distinte misurazioni).
Un ruolo ben definito
I dati di banco, ottenuti secondo norme Cip (canna cilindrica da 70 centimetri, cartucce climatizzate a 20°C e 60% umidità relativa) sono i seguenti: 770 bar di pressione, V2,5 di 405 m/s e 2.800 μs. La cartuccia è HP, da sparare in fucili le cui canne posseggano il punzone della prova superiore del Banco di prova. Il lotto preso in esame è il 4017N6TLOT.1121.
Per le prove di rosata abbiamo testato la Fiocchi HP 36 con un fucile semiautomatico Benelli Comfort calibro 12 munito di canna da 70 centimetri. Abbiamo sparato alla distanza di 25 metri con strozzatura tre stelle (strozzatore interno-esterno, 2 centimetri esterni, marca Gemini) e alla distanza di 30 metri con strozzatore una stella (strozzatore interno-esterno, 2 centimetri esterni, marca Gemini). Sono due distanze realistiche se pensiamo ad un ingaggio della selvaggina alpina, piuttosto sfuggente ed elusiva. Va da sé che distanze minori o strozzatori più aperti comportano un’evidente estensione delle possibilità d’uso.
Molto guarnita la rosata alla distanza più breve considerata, e ancora molto concentrata ai 30 metri; se si variano la distanza e lo strozzatore, si capisce bene come le potenzialità della HP 36 siano elevate e consentano di sfruttare appieno le caratteristiche del nostro fucile in base alla selvaggina da insidiare.
La HP 36 poteva – a prima vista – essere considerata quasi come un doppione di altre cartucce già presenti in gamma; e invece si ritaglia un suo ruolo ben definito grazie alle ottime prestazioni balistiche. È una grammatura non esagerata per una cartuccia veloce (molto veloce) in grado di fornire diverse soddisfazioni all’utilizzatore. Già ci immaginiamo qualcuno che sta pensando al frullo fragoroso di un forcello o a una bianca che parte in picchiata verso la vallata, ma anche a quel fagiano che nobilita la vostra sudata uscita.
La scheda tecnica della Fiocchi HP 36 calibro 12
Produttore: Fiocchi
Modello: HP
Calibro: 12
Bossolo: 12/70 (color verde) Snia con fondello ottonato tipo 3 da 16 mm di altezza
Innesco: Fiocchi Silver 616
Polvere: Maxam PSB (forse PSB 1) in dose di circa 2,06 grammi dichiarati
Borra: Baschieri & Pellagri Z2M H 18
Pallini: 36 grammi di piombo temperato (2% di antimonio) numero 7 (2,5 mm di diametro); disponibili altre numerazioni
Chiusura: stellare a sei petali
Altezza cartuccia finita: 57,31 mm
Peso cartuccia finita: 48,01 grammi
Pressione: 770 bar
Velocità (V2,5): 405 m/s
Confezione: scatola da 25 cartucce / box cartone da 250 cartucce
Contatti produttore: www.fiocchi.com / 0341 473111
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