Il coltello è uno strumento importante per chi si avventura all’aria aperta, ma non è l’unico: come dimostra l’Hultafors Hultan ne esistono altri che, meno versatili ma molto più efficaci nel loro impiego specifico, rappresentano il complemento ideale della nostra lama principale.
Saper usare il coltello significa anche rendersi conto di quando non sia lo strumento ottimale: in alcune circostanze può servire uno strumento specifico come l’Hultafors Hultan. Certo, in una situazione di sopravvivenza, dove cioè bisogna tirarsi fuori da problemi gravi e inaspettati, avere un qualsiasi tagliente è già un lusso, e ci si adatterà a usarlo per qualsiasi cosa. Ma parlando di uscite pianificate non ha senso cercare di fare tutto col coltello. È più intelligente affiancargli degli strumenti dedicati, che abbiano un solo compito, ma siano in grado di svolgerlo nel migliore dei modi, facendoci risparmiare tempo ed energie e lavorare con maggior sicurezza.
Vi presentiamo l’accetta da trekking Hultafors Hultan approfittando della consulenza della coltelleria Scintilla. Anche la roncola o le forbici da vigna possono essere utili nel caso si abbia a che fare con rovi o rami, ma si tratta di esigenze più specifiche. Il machete invece non è indicato, perché nasce per vegetazione verde e spesso non si comporta adeguatamente su quella continentale, più dura e ricoperta di corteccia.
Hultafors Hultan: le caratteristiche dell’accetta da trekking
Le accette di Hultafors, uno dei maggiori produttori al mondo di utensili per l’edilizia e l’industria leggera, sono costruite a Hults Bruk, nella provincia svedese di Östergötland. Qui fin dal lontano 1697 si producono le teste d’acciaio, forgiando artigianalmente l’acciaio per aumentarne la densità e dunque la durata nel tempo. L’azienda ha vari modelli pensati per l’escursionismo, ma Hultan è l’accetta classica per l’outdoor, un vero bestseller. Il nome deriva dal torrente che anticamente forniva la forza motrice ai magli utilizzati per la forgiatura.
Ideale per attività che vanno dal taglio della legna da ardere alla costruzione di un riparo, l’Hultafors Hultan ha una testa in acciaio al carbonio da 500 grammi. Il tagliente è convesso, robusto e affilatissimo. Il manico è in noce americano, trattato con olio di semi di lino per meglio resistere agli elementi, con la tipica doppia curvatura. Il legno è levigato ma conserva una leggera ruvidità, così da offrire la presa ideale, senza sfuggire né affaticare la mano. La sezione è un ovale che si allarga verso le estremità, e a quella posteriore c’è un foro per un laccio. Trattandosi di un utensile di qualità, fatto per durare, la parte in legno è disponibile anche come ricambio, ma basterà proteggere la parte al di sotto il ferro con un collarino in cuoio, o avvolgendoci del cordino, per non averne bisogno per molto tempo.
Hultafors Hultan: una lama per il cacciatore
L’assemblaggio è tradizionale: il manico entra nell’occhio del ferro, e nella fessura che ha all’estremità vengono inseriti prima un cuneo in legno e poi un tubo di metallo. La Hultan fa parte dell’alta gamma di Hultafors, e quindi è accompagnata da una magnifica protezione per la testa in cuoio spesso e profumato, con rivetti di rinforzo e un laccio di ritenzione in pelle. È ottima sia per portarla nello zaino sia per fissarla in cintura durante il lavoro, grazie al passante.
Una volta entrati in possesso di questo attrezzo eccezionale, bisogna usarlo nel modo corretto. Innanzitutto è necessario tenere a mente che, salvo che su pochi modelli per usi particolari, la parte del filo è l’unica temprata, e non bisogna mai usare quella opposta a mo’ di martello. Parlando di tecnica di taglio, le migliori sono due: o si dispone di un ceppo di altezza adeguata, o ci si mette in ginocchio. Nel caso la lama proseguisse la sua corsa oltre il punto voluto, è bene che incontri qualcosa, prima della nostra gamba.
Infine la manutenzione: essendo in acciaio al carbonio, le accette non vanno lasciate sporche. Quando non si è in escursione è bene tenerle senza il fodero, per evitare ristagni di umidità, e ungere leggermente la testa. Se necessario, sul manico si può dare un po’ di olio di lino. Comunque niente paura: l’accetta è accompagnata da libretto che ne racconta la storia e riassume come averne cura, dall’affilatura fino alla sostituzione del manico.
La manutenzione dell’Hultafors Hultan
A forza di usarla, l’accetta non taglierà più; andrà allora riaffilata. Ciò può essere fatto anche sul campo, grazie alla pietra portatile proposta da Hultafors. La forma circolare, da ben 75 millimetri di diametro, unita al profondo solco presente lungo il bordo assicura una presa sicura, scongiurando il rischio di ferite. Il lato ruvido è a grana 180, ideale per ripristinare taglienti danneggiati, quello fine arriva a 600, perfetta per l’affilatura vera e propria.
Ripristinare le prestazioni dell’accetta non è complesso: basta descrivere dei piccoli movimenti circolari, lavorando alternativamente su entrambi i biselli e facendo attenzione a rispettarne il profilo convesso, che evita che si incastrino nel legno. Il produttore raccomanda di utilizzare la pietra bagnandola d’acqua. Anche la pietra Hultafors è protetta da una bellissima custodia in pelle, chiusa da un bottone automatico.
Hultafors Hultan: la scheda tecnica
Produttore: Hultafors
Modello: Hultan
Materiale lama: acciaio al carbonio
Materiale manico: noce
Lunghezza totale: 378 mm
Lunghezza lama: 75 mm
Spessore lama: 22,5 mm
Peso: 715 g
Fodero: cuoio
Prezzo indicativo: 90 euro
Web: www.hultafors.it
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