Quanto l’emergenza sanitaria impatterà sulla prossima stagione venatoria? E che succederà? Caccia Magazine maggio 2020 mette a fuoco la questione e arricchisce le sue 192 pagine con test di armi, ottiche e munizioni, riflessioni, approfondimenti.
Il mondo venatorio si interroga, come cambia la caccia dopo l’emergenza sanitaria?, Caccia Magazine maggio 2020 tenta di rispondere. Il nuovo numero della rivista, in edicola dal 18 aprile, si apre col servizio di Samuele Tofani che mette a fuoco una via d’uscita. I censimenti primaverili si sono di fatto interrotti, l’Ispra ha cominciato a muoversi, le Regioni si stanno attrezzando per preparare piani di prelievo sostenibili. Perché non bisogna perdere di vista l’approccio conservativo, e perché non ci sono solo i cervidi.
In questo frangente la gestione faunistico-venatoria è tanto più essenziale. Valerio Nicolucci inquadra le strategie di coesistenza tra uomo e cinghiale, Stefano Mattioli esamina un recente studio francese che illustra come l’abete e il faggio si difendano dalla brucatura dei cervidi. Di ungulati scrive anche Ettore Zanon: i sovrappassi sono le strutture più imponenti fra quelle utili a ridurre gli incidenti stradali, ma in Italia non ci sono. Poi la selvaggina stanziale: Ivano Confortini analizza l’alimentazione del fagiano, che segue un’evidente varietà stagionale. E infine la caccia alla migratoria: anche questa deve essere gestione, Franco Perco ne è convinto.
La caccia cacciata torna potente in primo piano nell’articolo di Massimo Marracci, concentrato sull’arte del richiamo, e di Vincenzo Frascino, memore della braccata al cinghiale a Capalbio, e nei due racconti che arricchiscono Caccia Magazine maggio 2020. Oltre al ricordo di Enrico Garelli Pachner che dedica il suo Almanacco a un viaggio in Croazia alla ricerca di mufloni, ecco pubblicato Ottobre tornerà, la storia di caccia e d’amore che ha permesso a Ivan Bettina Piazza di vincere l’ultimo Caccia, passione e ricordi.
La cinofilia su Caccia Magazine maggio 2020
La cinofilia arriva poi di prepotenza. Le diverse razze da ferma sono state una creazione prodigiosa di appassionati che hanno cercato di selezionare un cane adeguato a quanto gli si chiedeva. Sta ai cacciatori, nota Adriano Voltolin, conservare gelosamente le razze da caccia, ciascuna col suo stile. Rossella Di Palma evidenzia poi come un buon metodo di cerca o, meglio, un buon trattamento del terreno sia importante quanto un buon olfatto e una buona ferma: porta ad azioni di caccia non solo più eleganti, ma anche più redditizie.
I cani da seguita sono per due terzi affare di Emanuele Nava. Le testimonianze di Felice Bracco e Giovanni Gaino gli consentono innanzitutto di analizzare i motivi per cui i cinghialai italiani impiegano poco la muta. Poi c’è la caccia alla lepre: per assistere a uno scovo autentico, quello che nel gergo segugistico si ama definire a pelo, è necessaria la compresenza di parecchi elementi. Il comportamento del selvatico e le scelte del canettiere giocano infatti un ruolo fondamentale, ovviamente senza mai dimenticare l’importanza del segugio scovatore. La sezione si chiude infine con le riflessioni di Antonio Zuffi sul recupero ungulati feriti: la risolutezza del cane non è semplice ostinazione.
Pesca e cultura su Caccia Magazine maggio 2020
Su Caccia Magazine maggio 2020 spicca poi una novità. Trovare l’approccio corretto per scrivere una serie di articoli di pesca da pubblicare su una rivista di caccia può smorzare l’entusiasmo al più convinto dei suoi sostenitori. Ma, nonostante le molte domande e i dubbi, vogliamo provarci, forti della convinzione che un cacciatore possa avvicinarsi, anche solo per curiosità, alla pesca. La firma, Riccardo Tamburini, è particolarmente preziosa.
In una caccia etica, si sa, la cultura ha un posto di spicco. Ecco perché Caccia Magazine ospita la recensione di Sandra Salvato, che si è imbarcata nella lettura di Fumo di Baita di Annibale Bocchiola, e Venastoria, la rubrica che stavolta Demian Planitzer dedica al pappagallo dei poveri, a bislacche scaramanzie venatorie e all’imperatore Ferdinando I d’Austria. A proposito di personaggi nobili: merita una lettura attenta il ritratto del conte Ettore Arrigoni degli Oddi, il re degli ornitologi-cacciatori italiani su cui sarà incentrato il prossimo libro di Damiano Cappellari. Lo stesso Cappellari approfondisce le possibili conseguenze legali che un utilizzo superficiale di Facebook può comportare.
Test di armi, ottiche, munizioni e lame su Caccia Magazine maggio 2020
Iwa 2020, si sa, è saltata. Nondimeno Caccia Magazine maggio 2020 dedica una diffusa vetrina alle armi, ottiche e munizioni che i produttori europei stanno per mettere in commercio. Poi si scende nel dettaglio con i test e le recensioni: il direttore Matteo Brogi presenta la Browning Bar Mk3 Reflex Composite CF HC 9,3×62, allestimento che abbina a un punto rosso le qualità di una carabina semiautomatica. Il liscio è invece affare di Simone Bertini che ha provato il Fausti Drive Class SL Drive Edition calibro 20, coppia di fucili sovrapposti dedicati al drive.
Quando si parla di ricarica di munizioni la sicurezza è un obbligo. Anche un privato può sfruttare i servizi messi a disposizione dal Banco nazionale di prova che, oltre ai servizi online sottolineati da Fabio Ferrari, con una piccola spesa garantisce che tutto sia a posto. Chiaramente poi ci sono le ricette: Vittorio Taveggia definisce le dosi per la ricarica del diavolo nel 7 mm Remington Magnum, Simone Bertini presenta una ricarica calibro 12 con piombo numero 3 per la caccia alla lepre. Senza dimenticare l’offerta del mercato: tutto da leggere il test della cartuccia Alg Platinum Dispersante nello stesso calibro.
Si prosegue col test dell’ottica Geco 10×50 RF, binotelemetro di fascia medio alta che incorpora tutte le funzionalità necessarie per un tiro consapevole, e, con la firma di Tommaso Rumici, dell’accetta Hultafors Hultån e del seghetto Due Cigni 2C 361/21.
Caccia Magazine 2020 è il compagno giusto per passare questo tempo sospeso
Le rubriche tradizionali sono un appuntamento inevitabile. In A caccia col medico Pina Apicella descrive i rischi provocati dal morso di una zecca, malattia di Lyme compresa; Daniele Dal Canto dedica invece Into the wild ai comportamenti utili a ridurre le possibilità di contagio da Covid-19. L’emergenza sanitaria in corso avrà conseguenze anche sulla conservazione faunistica: Davide Bomben mette in guardia dai possibili rischi a livello globale.
Poi, dopo l’editoriale di Matteo Brogi, le riflessioni di Viviana Bertocchi sulla starna italica, l’Occhio indiscreto di Felice Modica, l’attualità, le news, le ultime da Safari Club International – Italian Chapter, Cct e Abif e domande e foto dei lettori, si chiude in cucina. Tre le proposte di Gianfranco Vissani, Lucia Antonelli e Stefano Marinucci, rispettivamente lasagna al ragù, prosciuttino di petto di colombaccio e coscia di cinghiale cotta a legna.
Buona lettura dallo staff di Caccia Magazine: che questo numero sia il compagno giusto per alleviare il peso di un’epoca drammatica.
Da ogni fatica un’opportunità. Non solo news, Caccia Magazine ha allestito anche Digital Show 2020: scopri la nuova fiera virtuale con le ultime novità del mercato.