Ricarica, un test al Banco nazionale di prova

Banco nazionale prova test

Un test per stare tranquilli. Anche un privato lo può fare sfruttando i servizi messi a disposizione dal Banco nazionale di prova. Una piccola spesa garantisce sicurezza assoluta. Come dimostra questa esperienza.

Ricaricare è una cosa seria. Si possono commettere degli sbagli che portano a conseguenze gravi. Anche chi mette a punto procedure a prova d’errore e segue pedissequamente le ricette dei manuali di ricarica non è immune da rischi. Basta un lotto di polvere differente da quello usato in passato per ottenere risultati inaspettati. Nella maggior parte dei casi con conseguenze di scarso significato sotto l’aspetto della sicurezza. Altre volte, invece, si può andare incontro a un inatteso innalzamento della pressione che può rivelarsi assai pericoloso.
Molti non sanno che il Banco nazionale di prova mette a disposizione le proprie strutture anche ai privati, consentendo quindi a tutti di effettuare quelle verifiche previste per legge sul munizionamento commerciale – indispensabili per verificare la congruità delle proprie ricariche ai parametri di sicurezza.

I dati importanti

Il test prevede l’impiego di una canna manometrica corrispondente alle normative CIP per il munizionamento commerciale; l’ente di certificazione internazionale dedica a ogni calibro ampia letteratura: a questo link si accede al completo database dei calibri approvati con le rispettive specifiche. La tabella CIP indica numerosi dati: quelli dimensionali della cartuccia in tutte le sue componenti e quelli riferiti alle sue prestazioni balistiche. Due sono i valori che è opportuno analizzare con attenzione. Quello denominato Pmax, che si riferisce alla pressione massima consentita al munizionamento commerciale, e quello definito PE, che corrisponde al 25% in più della pressione massima e rappresenta il valore della prova forzata a cui vengono sottoposte le armi prima di essere commercializzate.

Un test reale

Ho voluto sperimentare il servizio offerto dal Banco lo scorso febbraio, presentandomi – previo appuntamento – presso il laboratorio con una ventina di munizioni ricaricate in calibro .30-06 Springfield.

Banco nazionale di prova test
I dati CIP relativi al calibro .30-06 Springfield

La procedura del test prevede la rilevazione della pressione sviluppata nella camera di cartuccia a una data distanza dal fondello (nel calibro in esame 25 mm). Vengono quindi preparate le cartucce da sottoporre al test, prelevate a caso dal campione prodotto. Il campione deve essere quantitativamente proporzionale alla produzione ed è abbastanza evidente che quanto è maggiore tanto più rende il test accurato. Forato il bossolo nel punto previsto, la cartuccia viene inserita nella canna manometrica che prevede, in corrispondenza del foro, un trasduttore al quarzo. Questo, una volta sollecitato, emette una carica elettrica che un amplificatore trasforma in tensione. Il software collegato allo strumento è in grado di interpretare il dato e restituire un valore che corrisponde alla pressione sviluppata. Il Banco di Gardone è accreditato e garantisce un’incertezza di misura contenuta nei 31 bar (l’1% dei caricamenti Nato, che sono considerati il riferimento).

Le canne

Nel .30-06 S viene utilizzata una canna di 600 mm (come per tutti i calibri standard) con quattro rigature. Nel caso dei calibri magnum la lunghezza sale a 650 mm mentre per i fucili a canna liscia è di 700 mm e le pistole di 150 mm; il margine massimo di scostamento è di 10 millimetri in tutti i casi. Il completamento delle operazioni ha richiesto circa mezz’ora tra preparazione del campione, rilevazione dei dati e stampa del rapporto finale.

Nel test effettuato la pressione media del lotto è risultata pari a 4.396 bar, un valore che supera ampiamente quello della pressione massima a norme Cip previsto per il .30-06 S (4.050 bar). Siamo all’interno del limite della prova forzata: è lecito attendersi che un’arma moderna sia in grado di resistere a questi valori pressori ma l’impiego di munizionamento di questo genere può metterne in seria difficoltà la meccanica e produrre nel tempo (anche molto breve) conseguenze gravissime. La cartuccia allestita è stata quindi bocciata e successivamente smontata per essere ri-assemblata in futuro con una dose di polvere differente.

Banco nazionale di prova test
I valori restituiti dal test indicano una pressione massima che eccede i limiti imposti dal CIP

Come fare

La procedura per completare la prova è lineare e prevede la prenotazione di una sessione presso il balipedio del Banco nazionale di prova, sito a Gardone Val Trompia (Bs). L’interessato potrà contattare direttamente la struttura o provare a richiedere assistenza alla propria armeria o alla locale sezione del Tiro a segno nazionale, che generalmente forniscono questo servizio di intermediazione per i propri clienti e associati.

La tariffa per l’esecuzione delle prove di velocità e pressione, nel caso di munizionamento per carabina, è di 11,30 euro per colpo sparato.

Info

Banco nazionale di prova per le armi da fuoco e le munizioni commerciali
Via Goffredo Mameli, 23
25063 Gardone Val Trompia (BS)
Telefono: +39 030 8919800
www.bancoprova.it

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