Alla base delle donazioni dei cacciatori per l’emergenza sanitaria non c’è alcun finanziamento statale: la cabina di regia risponde duramente ad alcune frange dell’associazionismo animalista.
Le donazioni dei cacciatori per l’emergenza sanitaria “vengono tutte dalle tasche dei cacciatori”. Ogni singolo euro. La cabina di regia risponde duramente ad alcune frange dell’associazionismo animalista, rumorose soprattutto a livello locale: no, non sono soldi dello Stato, sono (erano) soldi dei cacciatori.
Il mondo venatorio italiano non riceve alcun finanziamento diretto dalla collettività. Nei suoi bilanci figura solo “un parziale ristorno di una quota addizionale alle concessioni statali e regionali che ogni singolo cacciatore paga ogni anno perché venga ripartita fra le associazioni venatorie in cambio di quanto svolto in termini di gestione faunistico-ambientale”. La situazione è drammatica, se ne esce solo con unità e collaborazione. Valori evidentemente ben saldi nel mondo venatorio, come racconta quotidianamente il contatore Una Onlus.
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