Il primo numero del 2019 di Beccacce che Passione si apre con un interessante articolo di Andrea Selvi, che porta una testimonianza diretta della possibilità di alternative all’evoluzione prettamente tecnologica della caccia con il cane da ferma. In questo senso è prioritaria la centralità della selezione e dell’addestramento del cane da ferma, inteso, quest’ultimo, come capacità di formare una squadra vincente, una coppia cane-cacciatore saldamente unita. E questo compito è e resta la più importante capacità tecnica del cacciatore cacciatore di beccacce. Alessio Allegrucci disegna, invece, un quadro del setter inglese attuale, che comprende anche alcune sfumature che, talvolta, vanno ad offuscare, le incredibili qualità naturali di questa magnifica razza da ferma; è chiaro quello che “non gli piace”.
Dopo le pagine dedicate alla cinofilia venatoria, grazie alla collaborazione della Commissione giuridica Fanbpo, viene proposto un approfondimento per chiarire chi, a livello internazionale, nazionale, regionale, politico e scientifico, si occupa della conservazione, del monitoraggio e della gestione della beccaccia. Cacciatori compresi. Si prosegue poi con il resoconto di Silvio Spanò sull’attività di inanellamento nel Santuario della beccaccia di Vormsi durante. Raggiunto un ambizioso obiettivo: cento beccacce inanellate nel corso dell’ultima stagione di attività. E si continua con l’approfondito dossier sul Metodo Boidot per la lettura delle ali di beccaccia, a cura di Paolo Pennacchini.
Mentre Vincenzo Celano propone un articolo di taglio letterario in ricordo del maestro Garavini, l’avvocato Giovanni Figus approfondisce alcuni aspetti riguardanti l’assicurazione venatoria per la responsabilità civile, con particolare riferimento alle clausole che ne limitano l’operatività alla caccia praticata in conformità della legge.
I nostri veterinari come al solito rispondono alle vostre domande: questa volta i vostri dubbi riguardano la pericolosità di beeper e campano per l’udito del cane, la dieta corretta per l’ausiliare da caccia e alcune modalità di comportamento durante l’impiego del cane sul terreno.
Dell’affascinante e complessa relazione tra i cani da ferma e il vento disserta invece Rossella Di Palma, il cui articolo precede quelli di Simone Bertini, Paolo Guerrucci, Alessandro Iacolina e Giuseppe Cerullo dedicati ad armi e munizioni: in primo piano il FAIR Xlight Snipe calibro 12, le munizioni ALG in calibro 28 e una ricetta per una cartuccia ricaricata dispersante in calibro 12.
Non mancano storie di caccia, le vostre lettere e le vostre foto, le rubriche di Felice Modica e Andrea Dario Manzi Fé, news e test di attrezzature e prodotti dedicati alla caccia alla beccaccia.
Buona lettura