La Confederazione Cacciatori Toscani si oppone alla proposta di introdurre la figura degli ausiliari per il controllo faunistico.
“Soldi spesi inutilmente, prelievi irrisori, disimpegno totale dei cacciatori”: la CCT non nasconde tutta la propria perplessità sulla proposta di introdurre la figura degli ausiliari per il controllo faunistico. Questi operatori, veri e propri professionisti da stipendiare, sostituirebbero “ciò che oggi migliaia di cacciatori, in maniera volontaria, stanno facendo per gli interventi di protezione e contenimento”.
La strada, ne è convinta la CCT, è un’altra. Bisogna innanzitutto rendere più agevole la burocrazia che regola il contenimento sul territorio a caccia programmata e nelle aree protette. Poi diventa inevitabile riformare la legge quadro sulla caccia dedicando spazio specifico agli ungulati e rafforzando il ruolo e l’autonomia delle Regioni.
Senza i cacciatori, chiude la CCT, non si raggiunge alcun risultato. Anzi, ormai è irrinunciabile cambiare il quadro normativo così da poterli coinvolgere in tutte le operazioni di contenimento sotto la gestione degli Atc.