È in edicola il nuovo numero della storica rivista di caccia: cinofilia venatoria, test di armi, ricarica di munizioni e gestione faunistico-venatoria sono l’anima di Sentieri di Caccia novembre 2019.
Per eccellere nella caccia in montagna, in particolare alla coturnice, il setter deve possedere alcune caratteristiche, qualità naturali e doti fisiche: nell’articolo che apre Sentieri di Caccia novembre 2019, in edicola dal 28 ottobre, Alessio Allegrucci mette in evidenza di quali peculiarità si tratta. I cani da caccia sono la prima ricca portata del nuovo numero di “Sentieri”. Si prosegue infatti con l’articolo di Rossella Di Palma sulla cinofilia al servizio della gestione faunistica e col focus di Samuele Tofani che si è confrontato con la dottoressa Francesca Dini per identificare le basi del primo soccorso per i cani a caccia. E poi ancora Antonio Zuffi ripercorre la storia di un piccolo grande compagno che, quasi 30 anni fa, lo portò a battesimo nel recupero ungulati feriti.
Cinofilia e gestione faunistico-venatoria al centro di Sentieri di Caccia novembre 2019
Si va poi nel dettaglio. Concentrandosi sui cani da seguita, Emanuele Nava spiega come la scelta dello stallone sia cruciale se si decide di far riprodurre una femmina di proprietà. Bisogna infatti identificare le caratteristiche prioritarie per il tipo di segugio che si vuole avviare alla caccia. Sarebbe dunque auspicabile istituire e possibilmente rendere fruibile, magari direttamente online, un registro di riproduttori selezionati, testati e certificati all’interno del quale operare una prima scrematura.
Lorenzo Trussardi si muove invece su un altro fronte e chiarisce il concetto di selvaggina “buona” per il cane da ferma.
A proposito di selvaggina, nello specifico nobile stanziale. Miglioramento ambientale e controllo dei predatori rappresentano un binomio di fondamentale importanza per il suo successo, ne è convinto Roberto Mazzoni della Stella.
E se Ivano Confortini mette nel mirino alcuni concetti chiave della caccia al cinghiale e della sua gestione, Massimo Marracci analizza l’impatto delle attività outdoor sulle abitudini della fauna selvatica. E nessuno si scordi di Venastoria. Al centro del racconto di Demian Planitzer stavolta si stagliano Napoleone Bonaparte cacciatore maldestro, l’indolente nibbio reale e Peritta il cane indiano di Alessandro Magno.
Al centro dell’almanacco del cacciatore a palla c’è il cervo. La specie ha una diffusione abbondante e capillare in gran parte del continente, con popolazioni numerose e in aumento quasi ovunque. Cacciare i maschi da trofeo nella stagione del bramito è una delle più grandi ambizioni di chi caccia con la carabina. Enrico Garelli Pachner chiarisce come e quando sia possibile.
Sentieri di Caccia novembre 2019: i test
Doppio test per il fucile semiautomatico Franchi Affinity Pro calibro 12, provato da Simone Bertini al campo di tiro e sul terreno di caccia. Al rigato pensano invece Matteo Brogi, che ha messo alla frusta la carabina semiautomatica Sauer S303 Synchro XT, e Vittorio Taveggia. Sua la ricetta per la ricarica del calibro 6,5×47 Lapua.
E, dopo l’attualità, le news, le foto dei lettori e L’occhio indiscreto di Felice Modica, la chiusura è saporita. Sentieri di Caccia novembre 2019 offre infatti la ricetta della palomba alla ghiottona secondo l’ispirazione dello chef Stefano Marinucci.
Buona lettura dallo staff di Sentieri di Caccia.