Franchi Affinity Pro è una novità che si affaccia sul mercato giusto in tempo per l’inizio della nuova stagione di caccia e giusto in tempo per calcare boschi e calanchi al fianco del cacciatore e del suo ausiliare. Un fucile che fa il fucile, che costa il giusto e che, a fronte di linee semplici, essenziali ma non povere, consente di svolgere al meglio l’attività venatoria.
Franchi Affinity Pro: la prima cosa che si nota guardandolo è la lunghezza della canna, di soli 61 centimetri e senza bindella; una scelta che indirizza l’arma verso un tipo di caccia prevalentemente vocato al cane da ferma e a quei selvatici che si involano generalmente a breve distanza dalla canna del fucile. L’estetica riprende appieno la filosofia Affinity, con le due linee parallele che partono sopra lo zigrino dell’impugnatura a pistola per proseguire sulla carcassa sino a concludersi, dirigendosi verso l’alto, nella parte prossimale dell’astina.
La carcassa del Franchi Affinity Pro è costruita in ergal anodizzato nero; unica concessione al colore, la scritta “Pro” in arancio, subito dopo la parola “Affinity” sul lato destro dell’arma, e la “F” arancione sul ponticello, sì da identificare immediatamente il fucile anche in rastrelliera. La linea risulta gradevole e piacevolmente moderna anche a distanza di qualche anno dalla presentazione del primo modello in calibro 20.
Il pulsante di sgancio otturatore è di foggia rotonda, così come la spina di ritegno; quest’ultima, brunita, è posizionata circa a metà carcassa.
Il pulsante della sicura è classico come posizione (dietro il grilletto) e forma (rotondo) e presenta l’avviso rosso di arma pronta allo sparo. Non manca il pulsante del cut-off, “a rovescio”, situato sul lato destro appena davanti il ponticello e facilmente raggiungibile dalle dita; anche in questo caso un punto rosso ci indica l’arma pronta allo sparo.
Il grilletto presenta una buona ergonomia, così come l’arma tutta, in virtù del concetto Franchi XS, acronimo di Exclusive Style, un sistema di sviluppo ergonomico in modo che l’arma possa diventare l’estensione naturale del braccio del cacciatore.
L’elevatore è fessurato e consente un ingresso agevole delle cartucce nel tubo serbatoio; a tal proposito il tappo in alluminio all’interno del serbatoio stesso è di colore rosso, ben visibile per una conferma dell’assenza di cartucce all’interno.
La calciatura del Franchi Affinity Pro
Per quanto riguarda la calciatura, Franchi ha scelto dei legni di noce super leggeri con tecnologia laser Optowood, in modo da far emergere le venature del legno stesso. Un sistema di arricchimento artificiale con successiva finitura a olio per la protezione dagli agenti atmosferici.
La Lop risulta di 350 mm con il calciolo di serie basso da 12 mm, ma può facilmente essere modificata a 358 mm con il calciolo medio e a 368 mm con il calciolo alto.
Il calciolo è l’ormai noto Tsa-Adv (Twin Shock Absorber – Advanced), formato da un insieme di schiume poliuretaniche che si espandono al momento del tiro. Anni di utilizzo l’hanno promosso sul campo.
Le pieghe sono variabili grazie al set di intercalari in plastica; le misure disponibili sono 45/50/55/60/65. Anche l’astina conserva la sua caratteristica forma tronca a becco di clarino nella parte apicale, che copre parzialmente il robusto cappellotto di chiusura godronato. In testa al cappellotto notiamo l’asola per l’attacco della maglietta porta cinghia anteriore a sgancio e attacco rapido (fornita in dotazione). Quella posteriore prevede l’inserimento nel calcio ma, saggiamente, non è montata, rimandando tale decisione al cacciatore stesso.
L’impugnatura è a pistola e presenta (così come l’astina) uno zigrino denominato Allround Interlacement.
Canna e mirino
La canna del Franchi Affinity Pro è camerata magnum (76 mm), forata fra i 18,3 e i 18,5 mm e cromata internamente; è equipaggiata con gli strozzatori intercambiabili da 70 mm interni (in dotazione la relativa chiave per il montaggio/smontaggio); al fucile sono assegnati tre strozzatori: 5, 3 e 1 stella, in grado di coprire la quasi totalità delle necessità venatorie. La canna non presenta la bindella, per concorrere a fermare l’ago della bilancia su un valore estremamente interessante per un calibro 12: soltanto 2,690 kg, peraltro molto ben bilanciati. Nei pressi della volata c’è una piccolissima rampa sulla quale è montato un mirino in fibra ottica di colore verde, ben visibile anche in condizioni di luce scarsa.
La linea di mira è resa facile dalla lunga carcassa che presenta una serie di linee parallele che invitano l’occhio a correre fino al mirino, stante l’assenza della bindella. Il prolungamento della canna, gradevolmente sabbiata, ospita l’espulsore a pistoncino.
La meccanica
Andiamo sul sicuro: è la stessa già esaminato e apprezzata sui precedenti modelli, vale a dire il sistema inerziale denominato Front Inertia; è presente un otturatore con testina rotante di chiusura con due alette (che si andranno a impegnare sulle rispettive mortise del prolungamento di canna) per una chiusura geometrica. La robusta molla inerziale è interposta fra la testina rotante e il corpo dell’otturatore (entrambi cromati).
Il sistema Franchi, a differenza di altri sistemi inerziali, presenta la molla di recupero posizionata sul tubo serbatoio e collegata al corpo dell’otturatore tramite un manicotto in acciaio con una doppia asta di connessione; per tale motivo non riscontriamo la presenza della biella (presente laddove la molla di recupero è alloggiata nella calciatura).
Il Front Inertia permette uno scarico lineare delle forze in gioco durante il cinematismo dell’arma, con conseguente minore impennamento e rilevazione della canna, a vantaggio di una maggiore rapidità e precisione nel tiro. L’occhione, saldato alla parte inferiore della canna, è più grande di quanto siamo abituati a vedere su altri fucili semiautomatici a funzionamento inerziale, in quanto è coassiale al tubo serbatoio e deve farlo passare al suo interno. Lo scatto è di circa 2,5 kg (+/- 10%), corretto per un fucile da caccia.
La prova al campo di tiro del Franchi Affinity Pro
Ci rechiamo sulle pedane dell’impianto San Martino, gestito dalla famiglia Pacassoni a Rio Salso a Tavullia (PU). Complice un’abbondante dose di cartucce (Fiocchi Sporting, 28 grammi di piombo numero 7 e ½) ho ingaggiato i piattelli sia dalle pedane, sia passeggiando a centro campo (a impianto chiuso al pubblico), sia lanciando i piattelli a mano.
Franchi Affinity Pro è un fucile rapido, molto rapido e, complice il peso ridotto ed equilibrato, permette l’ingaggio rapido dei piattelli, nella massima velocità e precisione. La mancanza della bindella non mi ha creato alcun problema, visto che almeno un paio dei fucili che possiedo e che regolarmente utilizzo, sono in questo allestimento.
La prova a caccia del Franchi Affinity Pro
Appuntamento presso l’azienda agrituristico-venatoria Valle di Fiordimonte, un luogo che gode del fatto di essere facilmente raggiungibile da moltissime località italiane (praticamente equidistante da Milano e da Bari). Offre possibilità di caccia con il cane da ferma starne e coturnici a quote che superano i mille metri, e fagiani e quaglie a quote leggermente più basse. E’ possibile effettuare giornate di caccia alla beccaccia e alla migratoria, così come agli ungulati da altana (cinghiale, muflone, cervo, capriolo, daino) in base agli annuali piani di abbattimento. Sono stato ospitato in uno degli agriturismi convenzionati con l’azienda, nello specifico l’agriturismo Poggio delle Armonie, che si trova a 600 metri di quota in un’incantevole posizione nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Bellissima la location, che vale una visita anche al di fuori della caccia per esplorare i dintorni.
Appuntamento di prima mattina per consentire ai cani un paio di ore di autonomia prima che le temperature ancora calde li affatichino oltremodo. Saliamo con il fuoristrada in un paesaggio incantevole, alla sommità di colline mammelloniformi e tondeggianti, dalla quali sembra di dominare l’universo mondo. Tra le peculiarità di queste zone, l’assenza totale dei forasacchi, da sempre uno spauracchio per i cani e i loro conduttori.
Estasiato dal paesaggio, non mi sono fatto distrarre e ho salutato il frullo del branco di starne con una tripletta che è venuta piuttosto naturale. Il fucile, nello specifico equipaggiato con strozzatore 3 stelle, è docile (cartuccia Fiocchi PL da 32 grammi di piombo numero 7), stabile e consente di cambiare rapidissimamente incannatura sul bersaglio. L’ideale per questa caccia e per ogni caccia dove conta la rapidità e la facilità di messa in mira.
Ho continuato a cacciare in questa suggestiva cornice, concludendo con un bel tiro sui 25 metri su una starna in allontanamento. Tutto semplice, tutto facile, con la beatitudine dello sguardo che spaziava sui monti Sibillini e su orizzonti davvero estesi. Il peso del Franchi Affinity Pro è irrilevante, anche in un contesto montano quale il teatro della cacciata. Raccogliendo i bossoli, mi è sovvenuta un’unica malinconia, malgrado la giornata soleggiata: lo sguardo che si posava sui paesi martoriati dal terremoto per i quali ancora non è stata trovata una soluzione. La gente e queste terre non lo meritano, assolutamente.
Il Franchi Affinity Pro ha superato a pieni voti anche l’emozione del frullo e del selvatico. Un grazie di cuore a Luca Ascani, guardiacaccia che mi accompagnato con i suoi due cani nella cacciata mattutina.
Franchi Food Academy: la caccia in tavola
Una bellissima idea, nata dalla volontà di Bruno Beccaria (direttore commerciale Franchi), quella di coniugare il prima e il dopo caccia, reinterpretando la cucina e la cucina della selvaggina in particolar modo. Negli ultimi anni si sono moltiplicate, infatti, le iniziative per aumentare il consumo di selvaggina, per le sue eccellenti proprietà nutrizionali (pochissimi grassi ed elevato potere nutritivo), anche in quella parte di popolazione scettica. Spazio quindi a una cucina semplice e leggera, una cucina “di tutti i giorni”, che fa scoprire un modo nuovo di mangiare la selvaggina. Franchi Food Academy si rivolge pertanto a tutti coloro che amano la buona tavola con ricette facili e ripetibili anche in ambito domestico, volendo nel contempo valorizzare l’importanza della caccia e della tutela del territorio.
Devo dire che, una volta seduto a tavola, sono rimasto decisamente e favorevolmente impressionato da quello che ho mangiato. Piccole preparazioni culinarie che mi riprometto di portare in tavola ai miei familiari e che, per pigrizia mentale o per una diversa cultura, non avevo approcciato in precedenza. Così, solo per fare qualche esempio per stuzzicare il vostro palato, come è stato stuzzicato il mio: carpaccio di capriolo con lime e fetta di pesca, polpettine fritte di cinghiale e tartare di capriolo con deliziosa salsina di accompagnamento, pezzetti di mela e mandorle. Da applausi anche la cucina “tradizionale” del territorio marchigiano, sposata con un verdicchio di Matelica dai sapori fruttati e sapidi.
Se navigate sul sito di Franchi, potrete trovare decine di ricette facili e innovative a base di selvaggina, lontane dal tradizionale concetto di lunghe cotture e marinature. Navigate fra antipasti, primi e secondi, sbizzarrendovi fra il tipo di selvaggina, le calorie, la facilità di preparazione e le attività motorie da fare per smaltire il succulento piatto che avete preparato. Io sono rimasto colpito da come, partendo da ingredienti di cui ogni cacciatore può disporre, sia relativamente facile preparare in un modo diverso la selvaggina e convincere anche il più reticente consumatore.
Un notevole step in più
Concentrandomi sul rendimento del fucile Franchi Affinity Pro, comparando sia la prova sul campo di tiro, sia quella a caccia, non posso che tesserne gli elogi. L’arma è maneggevole, pronta in un attimo allo sparo e la resa balistica è eccellente. Rispetto agli stessi semiautomatici Franchi che ho provato nel recente passato, oserei dire che si è fatto un notevole step in più, un miglioramento sensibile per quanto riguarda l’affidabilità e il cinematismo.
L’Affinity Pro non ha mostrato incertezze di funzionamento, neppure quando le cartucce sparate sono state tante e buttate dentro al tubo serbatoio in fretta e senza alcun riguardo. Potente l’espulsione e adeguato il confort di sparo, tenuto conto della grammatura delle cartucce utilizzate e del peso complessivo. Se posso azzardare un suggerimento, l’adozione di uno strozzatore che strozzatore non è, vale a dire l’adozione di uno spreader, di uno strozzatore che allarghi la rosata. Per chi va a caccia di beccacce, di quaglie e di tordi allo spollo, potrebbe essere davvero gradito.
Il prezzo? 1.299 euro per il fucile in una scatola di cartone, libretto di istruzioni, flacone di olio, tagliando di garanzia (ben sette anni sulle parti meccaniche!), tre strozzatori e chiave, kit magliette porta cinghia e kit di piastrine per il calcio. Una cifra che pone al riparo di qualsiasi patema d’animo circa le finanze familiari.
Franchi Affinity Pro: scheda tecnica
Calibro: | 12 |
Camera di cartuccia: | 76 mm (3”) |
Tipologia d’arma: | fucile semiautomatico a funzionamento inerziale |
Sistema di chiusura: | testina rotante a due alette di chiusura a svincolo inerziale |
Carcassa: | scatola di culatta in Ergal 55 macchinata da trafilato |
Finitura / incisione: | ossidazione anodica nera con linee di decoro parallele su carcassa, impugnatura e astina; scritta identificativa in colore arancione |
Canna: | acciaio trilegato, canna internamente cromata, testata Steel Shot |
Lunghezza canna: | 61 cm |
Strozzatori: | interni da 70 mm interni; in dotazione 1, 3 e 5 stelle |
Bindella: | assente |
Grilletto: | brunito |
Mirino: | in fibra ottica di colore verde |
Sicura: | a pulsante, dietro il grilletto |
Calciatura: | in legno di noce super leggero e finito ad olio con trattamento Optowood; impugnatura a pistola. Zigrino su impugnatura e astina Allround Interlacement. Calciolo Tsa-Adv da 14 mm con inserto in schiuma poliuretanica; altri calcioli disponibili in opzione |
Peso (appross.): | 2,69 kg circa |
Prezzo: | 1.299 euro |