In attesa della pubblicazione sul Burt, la Cct anticipa le notizie principali sul nuovo calendario venatorio della Toscana.
La caccia alla beccaccia sarà aperta fino al 31 gennaio, per la caccia di selezione al cinghiale sarà istituito un buffer di 400 metri tra area vocata e non vocata dove, in periodo di braccata, potrà cacciare solo chi è iscritto a una squadra: la CCT ha diffuso alcuni dei principali contenuti del calendario venatorio della Toscana, approvato ieri e in attesa di pubblicazione sul Burt. La Confederazione cacciatori toscani conferma poi il mantenimento di moriglione, pavoncella e combattente, che si apprende essere sotto osservazione ministeriale, tra le specie cacciabili.
Oltre che alla beccaccia, il 31 gennaio chiuderanno anche la caccia a turdidi e colombaccio, per il quale non ci sarà preapertura. La CCT plaude alle date fatte filtrare: “la possibile estensione del prelievo [del colombaccio] alla prima decade di febbraio avrebbe nei fatti prodotto un risultato sostanzialmente negativo poiché, per il rispetto dell’arco temporale massimo, il prelievo della specie avrebbe avuto inizio il 1° ottobre”. La nota della CCT conferma le anticipazioni di Arcicaccia sulla preapertura a tortora, corvidi e storno. Frustrata invece la richiesta sull’allodola: il carniere stagionale rimane fermo a 50. Per l’ufficialità non resta che attendere, ma solitamente la CCT è molto bene informata su ciò che accade dietro le quinte.