Al momento non si sa quale sarà il destino della caccia al cinghiale; o meglio, non si sa se prenderanno definitivamente piede le munizioni metalliche da carabina, bolt action o semiautomatica, oppure se – in omaggio alle ataviche tradizioni venatorie italiche – si continueranno a utilizzare per molto tempo ancora le classiche cartucce a palla per fucili ad anima liscia. Vi sono ovviamente, come in tutte le cose, dei pro e dei contro per ciascuna delle due soluzioni, ma è indubbio che l’utilizzo di cartucce nel classico calibro 12 caricate con una palla consenta l’esercizio della caccia al cinghiale anche in assenza di un fucile specifico. Le moderne cartucce hanno poi raggiunto elevati livelli di specializzazione e perfezionamento, al punto di essere decisamente prestazionali anche a distanze considerate impegnative e non raggiungibili efficacemente anche soltanto pochi anni fa. Baschieri & Pellagri ha dedicato una particolare attenzione allo sviluppo delle cartucce a palla e il suo alto grado di specializzazione nel settore si evince dalla presenza in gamma di numerosissime soluzioni, anche in calibri ben diversi dal 12. Ma, evidentemente, non bastava ancora, se è vero che il 2018 ha visto il lancio di una nuova cartuccia nel calibro maggiore (12), la White Blackout HV. L’abbiamo provata e queste sono le nostre sensazioni.
Doppia frontiera
La confezione è da dieci cartucce (box in cartone da 100) e i colori predominanti sono sempre il nero, sulla metà destra, e l’argento, sulla metà sinistra. La zona chiara evidenzia – al pari di realizzazioni precedenti – un bel disegno di un verro irsuto che sembra comparire dal nero (dalla foresta, quasi!); quella nera riporta essenzialmente l’immagine della palla e tutte le scritte di prammatica (“White Blackout HV”, “coated slug”, il logo aziendale e la scritta per esteso della ditta, la frase “dal 1885”, nonché il calibro, l’altezza del bossolo e la grammatura).
La denominazione della cartuccia è ripresa anche nella parte chiara, mentre un piccolo tricolore fa la sua comparsa nella zona di demarcazione delle due frontiere. La scatola presenta inoltre una puntinatura centrale che rende agevole la presa delle cartucce, aprendola a metà: il cacciatore si trova così 5 cartucce nella mano sinistra e 5 cartucce nella mano destra. Interessante la scritta, posizionata sul fianco destro della scatola, della seguente frase: “Per canna liscia. Utilizzabile fino a strozzatura massima (*)”. Come sembrano lontani i momenti in cui si dovevano sparare le cartucce a palla soltanto nelle canne lisce cilindriche.
Altrettanto apprezzabile, secondo tradizione consolidata in B&P, la cartuccia vera e propria: un bossolo da 70 millimetri di altezza di colore nero è accoppiato a un poderoso fondello ottonato tipo 4 da 20 millimetri di altezza. Su una cartuccia tosta non poteva mancare il Gordon System; questo dispositivo – la parte posteriore del fondello riprende il colore del tubo – prevede la base interna del bossolo caratterizzata da un profilo conico e da un molleggio ammortizzante progressivo che si esprime al momento dello sparo. Il comportamento mobile del bossolo consente una riduzione della pressione sviluppata e contrasta l’effetto fisiologico del rinculo. La conicità alla base del bossolo ottimizza inoltre la combustione della polvere e la resa della munizione. Tale strutturazione è in genere piuttosto apprezzata dai tiratori che sparano un numero considerevole di cartucce e da chi spara cartucce a palla. L’innesco è il potente Fiocchi 616, caratterizzato da corpo ramato e vernice copri foro di vampa di colore bianco. Le scritte sul bossolo nero e sono esemplari per chiarezza e nitidezza e sono serigrafate in bianco a contrasto di colore. Vi sono riportate la pressione massima, il logo B&P, la denominazione della cartuccia “White Blackout HV” e l’altezza del bossolo.
Particolare la scritta “Blackout”, in nero su sfondo bianco che rende elegante la cartuccia nella sua livrea in abito da sera.
Di polvere, palla e impennaggio
La polvere scelta per questa cartuccia è la S 4n della NSI; trattasi di una doppia base laminata che si presenta sotto forma di piastrelle di colore grigio-ardesia di dimensioni 1,0×1,0 millimetri con spessore 0,12 millimetri e densità gravimetrica di 620 grammi per litro. È un propellente ampiamente conosciuto e utilizzabile per una gran varietà di caricamenti. La dose dichiarata dall’azienda è di 2,45 grammi, quella da noi riscontrata è di 2,40 grammi (media di dieci distinte misurazioni).
La palla, in piombo coated, ossia rivestito, con vernice bianca ha un peso complessivo di 28 grammi (28,15 grammi la media delle nostre dieci distinte misurazioni). Questa cifra si ottiene da circa 24,5 grammi relativi alla palla vera e propria e da circa 3,5 grammi dell’impennaggio in plastica di colore chiaro, quasi rosa tenue. La palla è costituita da un corpo cilindrico con pareti lunghe e sottili. Il corpo cilindrico presenta, sul dietro, una cavità chiusa anteriormente che ha la funzione di spostare in avanti il baricentro, conferendo alla palla un’ottima precisione direzionale. Le pareti del corpo cilindrico presentano sulla superficie esterna alcune nervature elicoidali.
Oltre che alla denominazione della cartuccia, il rivestimento bianco contribuisce anche a un’ottima scorrevolezza in canna, limitando ulteriormente il rischio di impiombature varie.
Le prove in canna manometrica hanno messo in luce una V1 di 575 m/s (canna Full), una pressione di 930 bar e un tempo di canna di 2100 μsec. Per le intrinseche proprietà balistiche, la White Blackout HV va sparata in canne che hanno superato la Prova superiore del Banco di prova (tutti i fucili moderni).
Baschieri & Pellagri riferisce di una velocità a 50 metri di ancora 384 m/s e un’energia di 210 kgm. L’altezza della cartuccia finita (orlo tondo perfettamente eseguito) si assesta sui 61,79 millimetri, per un peso di circa 38,05 grammi (media delle nostre dieci distinte misurazioni).
Tosta e interessantissima
Potevamo farvi vedere soltanto la rosata ufficiale prodotta dalla Baschieri & Pellagri (5 cartucce a 42 metri) che è impressionante per precisione e ampiezza ridotta, ma abbiamo voluto fare di più.
Ci siamo posizionati a 50 metri e, dopo aver accuratamente posizionato il bersaglio cartaceo contro un’apposita barriera, abbiamo sparato con un fucile semiautomatico calibro 12, marca Benelli, modello Comfortech, munito di canna di 66 centimetri di lunghezza con strozzatore tre stelle. Abbiamo sparato sia a mano libera, piuttosto velocemente per simulare un ingaggio su un cinghiale in rapido transito, sia in appoggio anteriore, più lentamente. Entrambe le rosate sono formate da 5 colpi e siamo rimasti piacevolmente soddisfatti sia delle rosate sia della sensazione percepita alla spalla; certo, la White Blackout HV è una cartuccia che appartiene alla serie di quelle toste, ma non si ha mai la sensazione di un mancato controllo dell’arma per via di un impennaggio o di un rilevamento eccessivi. La casa bolognese ha tutte le cartucce possibili immaginabili per la caccia a palla in canna liscia; a voi la scelta, sapendo che sono tutte opzioni validissime. La White Blackout HV non fa eccezione e si conferma interessantissima.
Scheda tecnica
- Produttore: Baschieri & Pellagri
- Munizione: White Blackout HV calibro 12
- Confezione: scatola da 10 cartucce / box cartone da 100 cartucce
- Bossolo: 12/70 colore nero con fondello ottonato tipo 4, munito di Gordon System
- Innesco: Fiocchi Silver 616
- Polvere: NSI S 4n, in dose di 2,45 grammi
- Palla: in piombo coated di colore bianco
- Peso palla: 28 grammi (24,5 grammi per la palla in piombo e 3,5 grammi per l’impennaggio in plastica di colore rosa tenue)
- Altezza cartuccia finita: 61,79 mm
- Peso cartuccia finita: 38,06 grammi
- Pressione: 930 bar
- Velocità (V1): 570 m/sec
- Tempo di canna: 2100 μsec