L’Europa punta a vietare l’impiego delle munizioni in piombo a caccia

L’Europa punta a vietare l’impiego delle munizioni in piombo
© Marko Aliaksandr / shutterstock

La Commissione europea ha elaborato una bozza del regolamento con cui intende imporre il divieto di usare le munizioni in piombo anche all’esterno delle zone umide.

Colpisce, ma non deve sorprendere la proposta della Commissione europea che intende aumentare le restrizioni all’impiego delle munizioni in piombo, fino a vietarne l’uso a caccia anche al di fuori delle zone umide.

Nel mese di aprile il comitato Reach discuterà la bozza di regolamento che, se approvato, cambierà definitivamente le abitudini dei cacciatori europei: fuori legge finirebbero infatti non solo le munizioni spezzate, entro tre anni, ma anche le munizioni a palla singola (entro un anno e mezzo se a percussione centrale di calibro maggiore o uguale a 5,6 mm; entro dieci anni se di calibro inferiore, o a percussione anulare).

L’eventuale divieto non riguarda solo la caccia, ma entro un quinquennio anche la pratica sportiva outdoor; sorte identica anche per i piombi da pesca.

Entro un anno e mezzo dall’eventuale approvazione sulle scatole di munizioni in piombo dovrà comparire l’avviso che «questo prodotto è molto tossico per l’ambiente, e che può compromettere la fertilità», e che l’uso ne sarà vietato nel futuro prossimo; un obbligo simile investirà anche i rivenditori, che per mettersi in regola avranno a disposizione soltanto sei mesi.

Una volta approvato definitivamente, il divieto sarà valido in tutta l’Unione europea: a differenza delle direttive, perché un regolamento europeo entri in vigore non c’è bisogno che governi e parlamenti nazionali lo recepiscano.

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