Nel video registrato per la Caccia Magazine Academy Marco Caimi spiega come si usano una canna raggiata e uno strozzatore raggiato per ottenere una rosata più ampia, e prova tre cartucce simili per caratteristiche ma differenti per borraggio.
Per noi la canna raggiata e lo strozzatore raggiato sono sinonimi di caccia alla beccaccia: questa soluzione serve infatti a disperdere il più possibile la rosata, e ad averne una distribuzione già piuttosto ampia a partire da dodici-quindici metri di distanza.
L’origine storica ha ragioni opposte: alla fine dell’Ottocento i cacciatori inglesi che frequentavano i territori dell’impero coloniale britannico avevano l’esigenza di usare il medesimo fucile a canna liscia (soprattutto doppiette calibro 8, 10 e 12) sia per la piccola selvaggina sia per i grandi mammiferi africani; ingaggiarli però era complicato, perché le doppiette faticavano a stabilizzare le cartucce a palla (ancora non esistevano le slug come le conosciamo oggi), e dunque le distanze d’ingaggio erano ridotte.
Il tenente colonnello George Fosbery ebbe dunque l’idea di modificare gli ultimi sette-otto centimetri delle canne aggiungendoci una raggiatura elicoidale, simile alla rigatura delle carabine, per imprimere alle palle un moto giroscopico; fu il brevetto Paradox, acquisito nel 1886 dalla Holland & Holland che lo mise a catalogo.
Il test dello strozzatore raggiato
Oggi l’effetto desiderato è opposto: la raggiatura serve a rendere più ampia la rosata; in commercio ci sono sia fucili con la canna raggiata interamente o in parte, sia strozzatori raggiati da sostituire a quelli intercambiabili forniti di serie.
Nel video registrato al poligono Oklahoma Camp di Uboldo (Va) per la Caccia Magazine Academy (avete visto gli altri sull’azzeramento dell’ottica, la scelta della strozzatura e del calcio, il calcolo dell’angolo di sito?) Marco Caimi ha usato un fucile Benelli Montefeltro Beccaccia Supreme calibro 20 corredato di strozzatore raggiato Ampliator per testare le performance di tre cartucce simili per caratteristiche ma dal borraggio differente: una con la borra in feltro e 29 grammi di pallini 8 e 9 mescolati; una con feltro, croce dispersante e 28 grammi di pallini del 9; una con borra contenitore in plastica e 30 grammi di pallini dell’8.
Scopri le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.